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ROMA - Il caos tamponi in casa Lazio non è ancora terminato. Qualche ora fa, il presidente del club Claudio Lotito, è stato ascoltato e ora i biancocelesti sarebbero a forte rischio penalizzazione. Nella giornata odierna, la FIGC ha rilasciato anche un comunicato ufficiale nel quale spiega la situazione della Lazio in questo momento. Insieme al patron capitolino, sul banco degli imputati ci sono finiti anche i medici: Ivo Pulcini e Fabio Rodia.
IL COMUNICATO - Nell'esposto della FIGC si evince che il problema è dovuto alla "Mancata Osservanza dei Protocolli Sanitari". L'accusa è quella di "non aver provveduto a far rispettare o comunque per non aver vigilato sul rispetto delle norme in materia di controlli sanitari e delle necessarie comunicazioni alle autorità sanitarie locali competenti. Non aver tempestivamente comunicato alle ASL competiti la positività al COVID-19 di otto tesserati, riscontrata, in data 27 ottobre 2020". Dito puntato contro il club anche per non aver "comunicato alle ASL competenti i nominativi dei contatti stretti dei tesserati positivi. Non aver concordato con le ASL locali compatenti le modalità dell'isolamento fiduciario dei tesserati del gruppo squadra i positivi e la quarantena dei tesserati del gruppo squadra negativi". Per questo la Lazio non avrebbe nemmeno "attivato alcuna misura di prevenzione sanitaria con riferimento ai contatti stretti dei tesserati risultati postivi al COVID-19".
MEDICI A RISCHIO - Per quanto riguarda la situazione dei responsabili sanitari in casa Lazio, l'esposto della FICG riportato da varie fonti, spiega così il deferimento nei loro confronti: "Ciascuno per quanto di rispettiva competenza, comunque, in corso tra loro per non aver rispettato le norme sopra richiamate in materia di controlli sanitari e delle necessarie comunicazioni delle autorità sanitarie locali competenti". I biancocelesti, tuttavia, hanno ancora la possibilità di difendersi presso il Tribunale Federale. I prossimi giorni saranno decisivi sotto questo punto di vista.
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