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Igli Tare
Il mercato estivo ha superato il suo giro di boa e, a un mese dalla chiusura, in casa Lazio rimangono ancora i paletti imposti dall’indice di liquidità. Felipe Anderson, Hysaj, Romero e Kamenovic sono arrivati, ma non sono ancora stati ufficializzati. Così come sembra non sia stato ancora depositato in Lega il nuovo contratto di Stefan Radu. Niente allarmismi, però, perché per le quattro ufficialità e per il rinnovo del Boss è solo questione di tempo, bisogna attendere. Così come deve attendere Sarri per avere la rosa al completo: la dirigenza biancoceleste è al lavoro su più fronti per accontentare l’allenatore. Basic è a un passo, per l’esterno si lavora senza sosta. Ma, per far sì che la situazione generale possa essere sbloccata, Igli Tare deve riuscire a trovare circa trenta milioni nei prossimi trenta giorni. O, per stare più tranquilli, nel minor tempo possibile. E per farlo ha due strade.
La possibilità all’apparenza più semplice è quella di chiudere una cessione importante e portare nelle casse biancocelesti i fondi necessari con un’unica operazione. Correa, che è partito con la squadra per la Germania, rimane il candidato principale, avendo ribadito che preferirebbe poter partire. Alternative concrete non ce ne sono al momento: altri nomi indiziati per una cessione importante non vengono presi in considerazione, come il caso Luiz Felipe dimostra. Le cose potrebbero cambiare solo se dovessero davvero arrivare offerte irrinunciabili.
La seconda possibilità è quella più complessa. Ma, probabilmente, è anche un qualcosa che il ds biancoceleste è in dovere di fare, se non altro per cancellare dal bilancio spese importanti e non necessarie. Stiamo parlando ovviamente della cessione dei tantissimi giocatori in esubero presenti nella rosa della Lazio. Jony, Fares, Lukaku, Durmisi, Adekanye sono quelli passati per la prima squadra. Così come dovrebbe arrivare l’addio di uno tra Patric e Vavro e uno tra Caicedo e Muriqi. Ma ci sono poi anche i tantissimi giocatori negli ultimi anni in prestito in varie squadre: ventuno quelli rientrati il 1 luglio. Insomma, a prescindere da quale sarà la strada scelta il ds Tare è chiamato, da qui a un mese, a sbloccare la questione relativa all’indice di liquidità. Per regalare a Maurizio Sarri i giocatori necessari per dare il via alla rivoluzione in casa Lazio.
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