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Milinkovic
Una carriera ventennale con affrontata con solo tre squadre. Quella del cuore, la Stella Rossa: la casa calcistica in cui è cresciuto. Quella dei primi successi importanti, la Lazio, vissuta negli anni meravigliosi di Cragnotti. E infine quella della definitiva consacrazione: i nerazzurri, con i quali arrivò fino al tetto d’Europa. Oggi, appesi gli scarpini al chiodo, Dejan Stankovic è diventato allenatore e, da ormai quasi due anni, è alla guida proprio della Stella Rossa, squadra in cui è cresciuto. “Qui ho vinto i miei primi trofei, poi - racconta in esclusiva a TuttoMercatoWeb.com - sono andato via per firmare con la Lazio a soli 19 anni”. Una lunga intervista, quella concessa dall’ex centrocampista biancoceleste, con tanti temi affrontati. Di seguito, un estratto delle sue parole.
"Sono veramente contento per Inzaghi. Aveva fatto già bene con la Primavera della Lazio, poi è riuscito a sfruttare l'occasione a sorpresa prima squadra. Lì Simone si è subito rivelato come la persona che é: un top coach. È partito molto bene anche in nerazzurro e credo che il suo stile sia perfetto per proseguire quanto avviato da Conte. In estate i nerazzurri si sono indeboliti in alcuni ruoli e rafforzati in altri, ma sicuramente riusciranno a lottare per lo Scudetto. Gli avversari principali saranno rossoneri, bianconeri e Napoli. La squadra di Spalletti è partita fortissimo. Ma non dimentichiamo della Lazio. E attenzione anche alla Roma: la squadra ha il carattere di Mourinho, ma serve ancora qualche acquisto”.
“Con i biancocelesti gioca il mio connazionale Milinkovic-Savic. Sergej è un giocatore che mi fa impazzire, sia alla Lazio che in Nazionale dimostra ormai di avere una sicurezza e una qualità di un livello quasi imbarazzante. In campo si fa sempre sentire e si mette in mostra, in più riesce a realizzare goal molto pesanti come quello nell’ultimo derby. A Roma tutti lo amano, lui deve solo stare tranquillo. Perché nel calcio gli alti e bassi ci possono stare, capitavano anche a me quando giocavo”.
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