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Stadio Flaminio, un mese per il progetto: la Lazio è chiamata ad accelerare

Stadio Flaminio
La società biancoceleste deve velocizzare le operazioni e presentare la proposta ufficiale: la sfida con la Roma Nuoto si gioca sui tempi
Edoardo Pettinelli Redattore 

Poco più di un mese di tempo. La data per la conclusione della conferenza di servizi per il recupero dello Stadio Flaminio è fissata per il prossimo 21 ottobre. Due le principali contendenti: da una parte la Lazio, dall'altra la Roma Nuoto, come avevamo già anticipato in estate. Lotito e la Lazio hanno ancora a disposizione una trentina di giorni per presentare al Campidoglio un documento progettuale adeguato per presentare nella conferenza di servizi anche il progetto biancoceleste, sfruttando la norma che permette di esaminare più progetti in un'unica conferenza.

Va sottolineato che la data non è tassativa, qualora gli uffici pubblici di approfondimenti tecnici dovessero prendersi del tempo per esaminare. Ma rappresenta il giorno in cui la conferenza di servizi dovrà decidere la fattibilità del progetto della Roma Nuoto. L'eventuale concessione della Giunta comunale, chiuderebbe le porte ad altri progetti. Motivo per cui la Lazio è chiamata ad accelerare.

Lo scorso 8 luglio, il Campidoglio ha ricevuto Lotito e i suoi progettisti, i quali hanno mostrato la propria idea di prefattibilità attraverso dei render. "È come se Nervi ampliasse il proprio stadio" - la sottolineatura di Lotito. Un progetto che si pone come obiettivo quello di non stravolgere la struttura ideata da Nervi, con un ampliamento dei posti che andrà dai circa 25mila attuali al doppio, delineando un vero e proprio "Modello Nervi". Tradotto, la nuova struttura non cambierebbe in alcun modo quella originale, salvaguardandone l'idea originaria. Progetto funzionale sì, ma ora la sfida è tutta sui tempi.