Lazio News – Pochissimi biglietti venduti col Toro: i tifosi se ne vanno

Sei partite per conquistare l’Europa League. La Lazio ci prova, e dopo aver perso il derby in malo modo, sembra aver rialzato la testa. I due successi ottenuti contro il Sassuolo e il Genoa hanno dato una spinta notevole ai biancocelesti. La classifica è buona, con poche squadre nel giro di pochissimi punti. Anche al netto dei recuperi di Atalanta e Fiorentina, la squadra di Sarri è lì, a contendersi un posto prezioso in Europa. Il traguardo sarebbe importante dal punti di vista tecnico, ma ancor più sotto l’aspetto finanziario. Il bilancio del club deve essere riequilibrato, e gli eventuali ricavi dell’Uefa potrebbero essere preziosissimi.

Ma al di là delle partite sul campo, ancora tutte da giocare, la Lazio sta perdendo la sfida più importante, quella con i suoi stessi tifosi. Nonostante la politica dei pressi low-cost attuata anche per la prossima sfida casalinga contro il Torino, la risposta è molto flebile. Fino a oggi sono stati venduti pochissimi biglietti. Il dato, a 48 ore dalla partita contro la formazione granata, è molto allarmante. L’orario della partita calendarizzata per sabato sera alle 20.45 non è penalizzante. Le scuole sono chiuse, ci sono le vacanze. E la festività di Pasqua agevola anche gran parte dei lavoratori.

L’ultima partita casalinga contro il Sassuolo - con il 100% della capienza - ha fatto registrare un dato allarmante: soltanto tredici mila spettatori. A parziale giustificazione, c’era stata la pesante sconfitta nel derby che aveva azzerato l’entusiasmo della piazza biancoceleste. Ma con il Torino si rischia di bissare il flop certificato contro gli emiliani. E questa volta la squadra arriva da due successi brillanti. Qualcosa si è rotto tra club e tifoseria, questa volta in maniera definitiva. Al di là della contestazione - negli anni portata avanti a intermittenza - la squadra era sempre stata accompagnata da una cornice di pubblico accettabile. Ma guardando i dati, è necessaria un’inversione di rotta per non andare alla deriva.