- Lazio News
- Calciomercato
- Rassegna Stampa
- Serie A News
- Pagelle
- Primo Piano
- Video
- Social
- Redazione
news
UDINE, ITALY - MAY 05: UC Sampdoria head coach Delio Rossi looks on during the Serie A match between Udinese Calcio and UC Sampdoria at Stadio Friuli on May 5, 2013 in Udine, Italy. (Photo by Dino Panato/Getty Images)
Questa sera ai microfoni di Quelli della Libertà è intervenuto l’ex tecnico Delio Rossi per commentare il pareggio contro l’Empoli. "La Lazio non è ancora una squadra equilibrata - ha sottolineato - la squadra applica un sistema di gioco che va giocato in una certa maniera, questa rosa non ha le caratteristiche per giocare come chiede l’allenatore. Ci si deve adattare. Ma quando ti adatti, qualche volta va bene, qualche volta va male. Il sistema di gioco non è stato ancora metabolizzato dai giocatori, in sede di mercato - per rendere più omogenea la squadra - la Lazio necessita di un difensore centrale rapido e veloce".
"Ieri, sul terzo gol dell’Empoli, c’era solo un avversario in area di rigore, con tutta la difesa schierata - afferma Delio Rossi - è per questo motivo che dico che non hanno ancora metabolizzato i dettami del nuovo modulo di gioco. Per me, in area di rigore, la zona non esiste: si marca a uomo. Sarri sta trovando delle difficoltà perché è rimasta la stessa rosa della passata stagione. Se in estate fossero cambiati sette otto giocatori, non si farebbero riferimenti con la squadra di Inzaghi. Se Sarri vuol giocare in questa maniera, gli servono giocatori veloci in mezzo alla difesa. E ii centrali che l’allenatore ha a disposizione non brillano per la loro velocità".
"Luis Alberto? E’ un giocatore di talento, ma è un giocatore che non copre tanto campo, non ha grande gamba. E soprattutto non gioca a un tocco, o a due tocchi. Quindi allunga i tempi di gioco, e questo condiziona la squadra. La Lazio ha perso anche senza Luis Alberto, ha subito gol anche senza Luis Alberto: non è il problema di un singolo. Se un giocatore è bravo - e fa la differenza - bisogna trovare il modo di farlo giocare. L’allenatore deve mettere in campo le eccellenze della rosa. Noi non siamo allenatori di un sistema di gioco, siamo allenatori di giocatori. Io lo farei giocare dietro a due punte - conclude - ma tale cambiamento deve essere condiviso dalla squadra".
© RIPRODUZIONE RISERVATA