Fine dell'incubo per Beppe Signorie la vicenda del calcioscommesse. L'ex bomber della Lazio è stato assolto dal Tribunale di Modena "perché il fatto non sussiste", e questa sentenza va ad unirsi a quella apparsa un mese fa, da parte del Tribunale di Piacenza, in cui veniva assolto per le stesse ragioni. Una vera e propria fine di un incubo, per l'ex calciatore, una sorta di liberazione. L'ex attaccante era al centro delle inchieste da circa una decina d'anni per alcune partite di serie B su cui avrebbe scommesso e fatto un giro di combine. Le gare in questione erano Piacenza-Padova, Modena-Sassuolo e Modena-Siena. Tutto finito, finalmente Signori può esultare e sentirsi pulito fino in fondo. Lui che si era sempre professato innocente. La liberazione, arrivata, come l'esultanza prepotente dopo un gol decisivo al 90', è arrivata dallo stesso calciatore con un post sul proprio profilo Instagram.
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Signori esulta, fine dell’incubo calcioscommesse: “Assolto, assolto assolto” – FOTO
Fine dell'incubo per Beppe Signori e la vicenda del calcioscommesse. L'ex bomber della Lazio è stato assolto dal Tribunale di Modena
Il post di Signori
"Assolto! Assolto! Assolto! Il fatto non sussiste!!!! È finita finalmente!!! Ora guardiamo avanti", scrive l'ex attaccante sul proprio profilo Instagram. Una sorta di liberazione dopo anni di processi. Pulito. Ecco a seguire il post in allegato:
L'assoluzione al Tribunale di Piacenza un mese fa
L'ex attaccante della Lazio, Giuseppe Signori, era stato assolto con formula piena dal tribunale di Piacenza un mese fa per il lungo processo di Calcioscommesse, affrontato dall'ex calciatore biancoceleste negli ultimi anni. "Il fatto non sussiste", non ci sono prove anche in quell'occasione. Queste furono le motivazioni dell'assoluzione. Signori anche in quel caso comunicò sul proprio account Instagram la lieta novella. "Assolto con formula piena perché il fatto non sussiste, art. 530 co. 1 C. P. (Non per insufficienza di prove)!!! Vittoria nettissima senza se e senza ma!!!", recitava il testo da lui scritto. In allegato il post.
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