Sergej e Luis la chiave della Lazio: il destino dipende dalla Champions

Vigilia di un match importante in casa Lazio che si prepara a scendere in campo a San Siro contro l'Inter. La nuova Lazio di Sarri che sfida il passato, con Inzaghi sulla panchina nerazzurra. E i riflettori sono puntati su Sergej Milinkovic-Savic e Luis Alberto, forgiati da Simone e arricchiti dalle idee del Comandante, ora cruciali per la cavalcata Champions dei biancocelesti. Molte cose sono cambiate rispetto al passato: il primo era l'allenatore-amico all'interno spogliatoio, mentre Sarri, dopo la fatica iniziale, è entrato nella testa del gruppo. Mau ha stretto un patto con entrambi a gennaio: ha difeso il serbo nei momenti di appannamento e ha reso il Mago un "calciatore totale". All'andata fu lo spagnolo a deciderla dalla panchina, con quel siluro da fuori area che non ha lasciato scampo alla difesa meneghina. Oggi, invece, il 10 è l'arma in più: corre, difende, inventa.

Serve una prestazione di livello da parte di entrambi per centrare una Champions che inciderà sul futuro del centrocampo biancoceleste. La rivitalizzazione del Mago può cambiare un destino che sembrava in bilico. Ma molto dipenderà dall'ingresso nell'Europa che conta e dalla permanenza di Sergej. Il serbo ha il contratto in scadenza nel 2024e la Lazio non vuole perderlo a zero. Come sottolinea Il Messaggero al momento non sono arrivate offerte, né dall'Arsenal né dal Newcastle, da 40 milioni. Cifra sotto la quale Lotito non vuole scendere, pattuita anche con Kezman, agente del calciatore. Garantirebbe alla Lazio di mettere da parte un bel gruzzolo in vista del prossimo mercato, ai quali si aggiungono i 50 milioni per la qualificazione in Champions. Ad oggi tutto resta in bilico ma le due mezzeali sono la chiave per arrivare nell'Europa che conta.