Si è concluso più rapidamente del previsto il processo per il caso tamponi che vedeva sul banco degli imputati la S.S.Lazio. La mattinata di ieri è partita con la non ammissibilità del Torino fra le parti del processo e si è conclusa con la sentenza del pomeriggio del Tribunale Federale: nessuna penalizzazione per il club biancoceleste, soltanto 150 mila euro di multa. Sette mesi di inibizione al presidente Lotito e 12 ai medici sociali Rodia e Pulcini.
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Sentenza tamponi, legale del Torino: “Aspettiamo le motivazioni della decisione”
L'avvocato del club granata ha commentato la sentenza di ieri della Procura Federale
Lotito non si ferma qui, ha già annunciato il ricorso
Nonostante un risultato positivo, viste soprattutto le condanne preventive da parte di certi media, la Lazio ha fatto sapere con una nota ufficiale che ricorrerà in appello. Ecco il comunicato della società capitolina: "La Società Sportiva Lazio, a seguito del pronunciamento della sentenza di primo grado della giustizia sportiva, che prevede sette mesi di inibizione per il presidente, 12 mesi per i medici sociali e 150 mila euro di multa per la Società, comunica che impugnerà in appello queste decisioni".
La reazione dei legali del Torino
Come ha preso questa sentenza il Torino? Il club granata si è dovuto arrendere, non ha potuto realizzare il suo sogno utopico di ribaltare a tavolino il risultato maturato sul campo. La società di Cairo chiedeva di entrare come parte in causa nel processo, per via dello schieramento di Ciro Immobile (in gol su rigore) nella gara dello scorso 1 novembre. L'avvocato Eduardo Chiacchio, legale dei piemontesi, ha commentato la sentenza ai microfoni di Toro News: "Prendiamo atto della decisione presa, ovviamente adesso attendiamo le motivazioni".
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