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Baroni e Semplici
È cresciuto insieme a Marco Baroni alle porte di Firenze Leonardo Semplici. L’allenatore, oggi in cerca di panchina, è intervenuto sulle colonne del Messaggero per raccontare l’attuale tecnico della Lazio. Queste le sue parole. “I nostri genitori si frequentavano e ora i nostri figli. Abitavamo a 50 metri l'uno dall'altro, giocavamo nel suo piazzale dove avevamo dipinto delle porticine con la vernice”.
Destini incrociati anche da allenatori in Serie A.
“Ci siamo arrivati nello stesso anno: io alla Spal e lui al Benevento. La nostra via, anziché ‘2 giugno’, è stata rinominata in ‘Serie A’”.
Si aspettava di vedere Baroni alla Lazio? Club in passato accostato anche a lei.
“Erano solo voci, purtroppo (ride, ndr). Marco ha fatto un percorso di grande gavetta, studio, passione e professionalità. Mi fa molto piacere che si sia guadagnato una possibilità eccellente. Sta smentendo tutti, ma non me, perché lo conosco”.
Cosa sta apprezzando di più?
“Il tipo di gioco, l'unità che riesce a creare nel gruppo e tanti aspetti che stanno dando ragione a una scelta inizialmente criticata”.
Le ha detto qualcosa sulla Lazio?
“Ci incontrammo davanti casa dei nostri genitori poco dopo il ritiro e mi disse che era contentissimo perché aveva trovato un gruppo di uomini, molto disponibile. Era molto soddisfatto di tutto il mondo Lazio e aggiunse: ‘Questa per me è una grande chance, me la voglio giocare nel migliore dei modi’. E così sta facendo”.
Chi lo considera un tecnico di poco polso sbaglia?
“Assolutamente. Ha grande carattere e sa trasmetterlo. Basta leggere tutte le dichiarazioni dei calciatori della Lazio nei suoi confronti. E vedrete che anche quando arriveranno momenti più difficili, spero più tardi possibile, riuscirà a gestirli con tutta la sua esperienza”.
La Lazio può pensare in grande?
“La rosa mi sembra completa. Marco è partito sotto i migliori auspici, i risultati e il gioco espresso parlano per lui. Spero che l'ambiente continui a stargli vicino perché sono convinto che quest'anno la Lazio si toglierà belle soddisfazioni”.
Si può dire che la squadra del suo amico Baroni giochi il miglior calcio d'Italia?
“Sicuramente tra i migliori, anche perché sta schierando insieme tanti calciatori di qualità, cosa che inizialmente qualcuno dell'ambiente non pensava fosse possibile”.
Sul futuro di Semplici invece che mi dice?
“Sto dando un'occhiata agli allenatori bravi come Baroni e studiando altre lingue, anche se l'obiettivo è ripartire in Italia”.
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