Arriva la prima vittoria del 2023 per la Lazio. I biancocelesti vincono 2-0 a Reggio Emilia contro il Sassuolo grazie ai gol di Zaccagni e Felipe Anderson, ma rischiano di perdere Immobile uscito al 15'. Intanto, al termine della gara, dalla sala stampa del Mapei Stadium è intervenuto in conferenza il tecnico dei biancocelestiMaurizio Sarri. Queste le sue parole.
news
Sassuolo-Lazio, Sarri in conferenza: “Luis Alberto così è molto adatto al mio gioco”
Ha trovato la cattiveria nella gestione che chiedeva in questa prestazione? Come sta Immobile?
“A livello di applicazione abbiamo fatto una grande partita, a livello di qualità il primi 70’ con l’Empoli sono stati forse superiori. Abbiamo le potenzialità per fare meglio, ma eravamo tutti determinati e applicati e quindi stavamo bene ugualmente. Poi è salita la qualità e abbiamo vinto contro una squadra che vale più della classifica che ha. Il Sassuolo è una squadra forte, non era una partita semplice. Non a caso questo è l’unico stadio di Serie A in cui non avevo mai vinto. Sono contento della prestazione e dell’applicazione, con questo approccio possiamo permetterci anche di avere un certo tipo di centrocampo. Immobile ha chiesto ill cambio alla prima sensazione, ma qui stiamo parlando di qualcosa muscolare. Fino all’esame strumentale è inutile fare anticipazioni”.
Quanto la preoccupa l’infortunio di Immobile anche in previsione mercato? Chiederà qualcosa? Cosa pensa delle parole di Tare?
“Lui parlerà delle sue sensazioni, io ho un cervello autonomo e parlo delle mie. Ho parlato dei risultati degli scorsi anni, tutti considerati di buon livello. Ora siamo quinti e sembra stiamo facendo male. È un qualcosa che non mi tornava. Ho la sensazione che ci siano squadre più attrezzate, ma se i ragazzi rispondono sempre come oggi possiamo dire la nostra. Ma sarebbe andare oltre. Immobile purtroppo per noi e per lui ci stiamo abituando a non averlo. In questa stagione raramente lo abbiamo avuto al 100%. Ci stiamo arrangiando, la soluzione Felipe sotto alcuni punti di vista dà e sotto altri toglie. Se lui deve essere la soluzione allora possiamo pensare a un attaccante esterno in aggiunta”.
Può essere questa prestazione quella giusta per riprendere con il trend positivo del 2022?
“Prestazioni con questa applicazione e determinazione ogni tanto le facciamo, è l’ogni tanto che preoccupa. Bisogna trovare più continuità in questi tipi di atteggiamenti, è sempre stato il nostro limite. Abbiamo tanti pregi dal punto di vista della qualità e delle prestazioni fisiche, se trovassimo anche continuità mentale faremmo un salto di qualità importante”.
Possiamo parlare di Luis Alberto come un grande acquisto di gennaio?
“L’ho detto più volte, Luis Alberto è da metà novembre che sta benissimo. Purtroppo è capitato in un momento senza partite ufficiali, poi ha avuto un problemino. Il Luis Alberto di oggi lo sto vedendo da cinquanta giorni, per quanto riguarda la mia gestione è il migliore di sempre. Partecipazione difensiva e grande sacrificio, partita di livello straordinario. Quello di oggi è un giocatore particolarmente adatto al gioco di Sarri”.
Quando hai accettato sapevi che c’erano squadre più attrezzate e più importanti?
“Dipende cosa intendi da cose importanti. Venivo da esperienze in cui avevo vinto e non mi ero divertito, mentre ora posso divertirmi di più. Alla mia età ritengo più importante divertirmi che arricchire una bacheca. Noi comunque stiamo lavorando per essere il più possibile competitivi, ma ho solo detto che sulla carta ci sono squadre più attrezzate di noi. I quotidiani nazionali ci hanno messi sesti o settimi a inizio stagione. Poi nessuno si arrende, stiamo crescendo. Nella vita tutto è possibile e ci proveremo fino alla fine”.
È una squadra troppo spinta dagli episodi?
“Oggi c’era una difficoltà oggettiva, vedendo le caratteristiche della loro linea avevamo preparato la gara per attaccare la profondità. Con Felipe ci poteva venire molto meno, abbiamo perso 3-4 palloni consecutivi. Poi ci siamo assestati sulle sue caratteristiche e abbiamo fatto meglio. Ma la reazione agli episodi oggi è stata diversa, la squadra era dentro la partita anche quando abbiamo giocato peggio. Ma non voglio dire che siamo guariti, lo dirà solo il tempo”.
Con chi parlerà di mercato? Si continua a sentire un ds che vede una cosa e un allenatore che ne vede un’altra.
“Se si parla di opinioni ognuno chiaramente ha la sua. Poi c’è quella del presidente che taglia la testa al toro”.
C’è una differenza abissale tra il suo calcio e quello di Allegri. Ha sentito Andrea Agnelli?
“Ognuno ha le sue filosofie di gioco. Per Massimiliano l’importante è vincere, dal suo punto di vista non c’è nessun appunto da fare. È quello in attività che ha vinto di più. Io sono più vecchio e voglio anche divertirmi. Agnelli? No, ultimamente non l’ho sentito”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA