Essenzialità contro bel gioco, baricentro basso contro pressing a tutto campo, costruzione dal basso contro palla lunga. Sarri ed Allegri, il calcio, lo vedono con due lenti completamente diverse. Il loro accostamento produce una contrapposizione manichea talmente marcata, che tutto il mondo si è sentito in dovere di doversi schierare. Queste polarizzazioni forzate sono poco credibili. Perché schierarsi - per forza di cose - in un senso, o nell'altro? Come quelli che devono scegliere tra Messi o Ronaldo, tra Vasco Rossi o Ligabue, tra lo spritz con l'Aperol o col Campari. Alla fine è una cosa umana, troppo umana, ci piace scegliere dove stare. Ci sono modi e modi, gusti e gusti, ma - tornando al calcio - contesti e contesti. Guardiamo il tecnico laziale, ad esempio, l'uomo che inventò il sarrismo: a Napoli diede il meglio di sé in termini di spettacolarità, al Chelsea lo ha fatto a fasi alterne, alla Juventus neanche con il binocolo si avvicinò alla bellezza prodotta sotto il Vesuvio, alla Lazio è in una fase di divenire storico. Qualche volta sembriamo vicini alla bellezza, qualche volta meno. Ma il punto è: nel calcio non c'è nulla di replicabile. Ci sono le idee, degli allenatori, ma queste devono adattarsi ai mezzi a disposizione. Idem Allegri, quello del corto muso, quello secondo cui vincere è l'unica cosa che conta, sempre quello che in questa fase - appena tornato in bianconero - non sta riuscendo a replicare quell'armonia di gioco volta all'essenzialità che tanto lo ha fatto esultare negli anni passati all'ombra della mole. Insomma, ci sono delle sfumature di grigio ed intermedie che è impossibile non contemplare.
news
Sarrismo vs Corto Muso: Lazio-Juve è una battaglia ideologica
Essenzialità contro bel gioco, baricentro basso contro pressing a tutto campo, costruzione dal basso contro palla lunga. Sarri ed Allegri, il calcio, lo vedono con due lenti completamente diverse. Il loro accostamento produce una contrapposizione...
La battaglia ideologica
Diciamo allora che sarrismo e corto muso, piuttosto, sono degli idealtipi: costrutti ideologici partoriti dalla visione di due pensatori, ma non sempre replicabili nella realtà. In questo modo, infatti, sembra trattarli treccani. Sarrismo è "La concezione del gioco del calcio propugnata dall’allenatore Maurizio Sarri, fondata sulla velocità e la propensione offensiva; anche, il modo diretto e poco diplomatico di parlare e di comportarsi che sarebbe tipico di Sarri"; corto muso è: "col minimo vantaggio necessario; di poco, d’un soffio. Allegri in conferenza stampa parla del fatto che il vantaggio, pur ampio della sua squadra, conta poco".
Sabato pomeriggio, all'Olimpico, assisteremo a due ideologie pronte a battagliare per avere la meglio nel match e nella vita: qual è l'interpretazione migliore per intendere il mondo, ovvero il calcio? Non solo laziali e juventini, assisteranno al match, ma anche tutti coloro che negli anni si sono sentiti in dovere di dover scegliere tra manierismo e pragmatismo. Dico solo: nessun rammarico, se alla fine dovesse vincere la Lazio in maniera striminzita, o Allegri producendo il calcio più spettacolare del secolo. Gli ibridi vengono fuori perché la realtà è complessa. Le idee, invece, rimangono. Insieme a quell'umana tendenza di dover scegliere, sempre, da che parte stare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA