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Il 4-1 di Verona è già abbastanza esplicativo, da solo, del momentaccio che sta vivendo questa Lazio. Il poker di Simeone è solo la punta dell'icerberg di una serie di problemi che vanno e vengono: ieri, al Bentegodi, si è vista una Lazio completamente surclassata sul piano del gioco e dell'intensità dal Verona. La prestazione degli scaligeri è stata grossolana e degna di nota, ma non basta questo a giustificare l'atteggiamento completamente remissivo di una squadra che non è mai stata in partita. Squillo di Immobile a parte.
Preoccupa soprattutto l'incostanza: vittoria nel derby, debacle a Bologna, vittoria sull'Inter, debacle aa Verona. Risultanza, questa, di un bandolo della matassa ancora lungi dall'essere trovato. Ne è convinto Maurizio Sarri che ieri, nel post partita, ha sprigionato tutta la su rabbia e l'ha mescolata nell'amarezza e nel dispiacere di un feeling ancora non del tutto instauratosi con il suo gruppo.
Le mura del Bentegodi hanno tremato, ieri. L'allenatore, infatti, si sarebbe lasciato andare a parole particolarmente dure >>>
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