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La Sampdoria ricorda Eriksson: “La prima parola pensando a lui è dignità”

Eriksson
Il cordoglio dei blucerchiati per la scomparsa del tecnico svedese, capace di vincere tutto in Italia e non solo sulla panchina della Lazio
Stefania Palminteri Redattore 

Anche la Sampdoria, sulla cui panchina Sven Goran Eriksson è stato prima di approdare alla Lazio, ricorda l’allenatore svedese nel giorno della sua scomparsa. Questo il messaggio condiviso: “La prima parola che ci viene in mente quando pensiamo a lui è dignità. Dignità sportiva, per la classe e il rispetto evidenziati in ogni occasione in oltre quarant’anni di carriera da allenatore. Dignità umana, per aver affrontato con coraggio e compostezza un avversario bastardo come il cancro che l’ha portato via a 76 anni.

Sven-Göran Eriksson non c’è più. Si è spento in Svezia, avvolto nell’affetto della sua famiglia e di chi gli ha voluto bene. Noi sampdoriani gliene abbiamo voluto tanto e lo scorso 5 maggio, a Marassi, abbiamo saputo dimostrarglielo come noi sappiamo. Un’occasione speciale, quella, per ribadire che possono passare il tempo e le stagioni ma chi per la Sampdoria ha messo il cuore non passerà mai. Già perché Sven non ci lascia soltanto uno storico terzo posto, una Coppa Italia in bacheca o una finale di Coppa delle Coppe sfuggita sul più bello. Sven ci lascia emozioni, ricordi indelebili e – soprattutto – una grande eredità morale. Da gentiluomo prestato al calcio qual era. ‘Spero che mi ricorderete come un uomo positivo che cercava di fare tutto il possibile. Non dispiacetevi, sorridete’”.