Alla vigilia di Sampdoria-Lazio di Serie A, l'edizione del Corriere dello Sport ha riportato una lunga intervista realizzata ad Antonio Candreva. Grande ex dell'incontro. Queste le sue parole: "Sono contento del mio rendimento, lo sono un po' meno se penso alla squadra. C'è stata qualche difficoltà ma la passione per il calcio qui è immensa. L'entusiasmo ti spinge ad andare avanti e qui ci sono le condizione per fare bene. Sono arrivato un anno dopo la finale di Europa League con i nerazzurri. Senza il ritiro, ho dovuto aspettare la seconda metà di stagione per venire fuori con la Samp".
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Sampdoria-Lazio, Candreva: “Saremo arrabbiati e affamati”
Parola ad Antonio Candreva: centrocampista della Sampdoria pronto a sfidare la Lazio, sua ex squadra, in Serie A
Sulla sfida
"La Lazio troverà una Samp arrabbiata e affamata dopo la sconfitta. Tuttavia, andremo ad affrontare una squadra brillante che però non sta vivendo il suo miglior momento. Hanno giocatori forti con alle spalle un percorso importante. Mi aspetto una gara difficile. In biancoceleste ho vissuto quattro anni e mezzo bellissimi, non lo nascondo. Ora stanno vivendo una fase di trasformazione, siamo a dicembre ma serve tempo. Dopo cinque anni passati a giocare il calcio di Inzaghi è difficile cambiare. Anche se i tifosi possono non essere d'accordo, la pazienza conta. Bisogna lavorare bene per formare l'identità".
Sul rapporto con Reja
"Grande Edy, mi ha voluto bene sin dall'inizio. Ha creduto in me dopo un impatto complicato dal punto di vista ambientale. Avevo 24 anni e il mister mi trasmetteva serenità. Fu fondamentale l'idea di spostarmi sulla fascia destra. Lì è iniziato il mio vero percorso".
Sui pericoli
"Immobile sarà il pericolo numero uno. Tuttavia, la Lazio ha anche altri giocatori da temere. Una follia discutere Ciro (in riferimento alla Nazionale, ndr). La gente sottovaluta il suo lavoro: pressa e attacca la profondità di continuo. Non si può criticare uno che segna trenta goal a stagione. A Felipe Anderson darò il bentornato. Ha fatto la scelta giusta tornando alla Lazio. Un ragazzo positivo e sensibile che però deve credere di più in sé stesso. Ha qualità importanti e le ha fatte vedere. Deve trovare la continuità che gli serve per fare il salto di qualità".
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