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Salernitana-Lotito, anche Della Valle interessati all’acquisto

Compleanno Lotito, gli insulti dei tifosi

Per passare la mano il numero uno ha trenta giorni di tempo, una scadenza che comincerà non da oggi, bensì dal 28 maggio, giorno della chiusura ufficiale del campionato di B con i play off

redazionecittaceleste

Un miracolo sportivo. La Salernitana torna in serie A, festeggia e va in pellegrinaggio a ringraziare Santa Rita. Una promessa fatta la scorsa estate, durante il ritiro a Roccaporena, quando nessuno ci credeva, con squadra e società che, davanti allo scetticismo generale e clima pesante per la contestazione, fece un voto a Santa Rita: in caso di promozione verremmo qui a festeggiare e ringraziare. Detto, fatto. Alla fine della gara vinta per 3-0 sul Pescara (con le reti dei due "laziali" Andreson e Casasola), che ha sancito il magico salto dalla B alla serie A, i giocatori, staff tecnico, con Castori in testa (per lui la seconda storica promozione in A dopo quella col Carpi nel 2015) e società hanno prima ballato e cantato negli spogliatoi e poi una volta saliti sul pullman si sono diretti non a Salerno, bensì a Roccaporena per mantenere la promessa fatta la scorsa estate durante il ritiro. Questa mattina andranno sullo scoglio di Santa Rita, saliranno i trecento gradini e si metteranno in preghiera. Con loro ci sarà anche il fautore di questa iniziativa, il presidente Claudio Lotito che ha raggiunto i suoi giocatori nella serata di ieri, visto che non era a Pescara.

 Lotito

IL FUTURO

Per il patron questo successo è una soddisfazione incredibile, anche se non se lo potrà godere del tutto. "La promozione in A della Salernitana è una grande gioia ed una grandissima soddisfazione. Ho mantenuto gli impegni che avevo assunto", ha detto Lotito all'Adnkronos. Sono le sue uniche parole, una forzatura dettata dalla felicità del momento, visto che è squalificato e non ha gran voglia di parlare, anche per via dell'imminente cessione della società. Come ha ricordato ieri il presidente della Figc Gravina, l'articolo 16 bis delle Noif è chiaro e "due società nella stessa categoria con lo stesso proprietario non è possibile, Lotito sa quello che deve fare". E il presidente della Lazio, pur riluttante, si sta muovendo da tempo per cedere il pacchetto azionario del club campano, tecnicamente in mano al cognato Marco Mezzaroma e al figlio Enrico. Per passare la mano ha trenta giorni di tempo, una scadenza che comincerà non da oggi, bensì dal 28 maggio, giorno della chiusura ufficiale del campionato di B con i play off (con Venezia, Chievo, Cittadella, Brescia, Lecce e Monza) e della proclamazione della promozione. I tempi però saranno stretti, visto che entro il 30 giugno c'è l'iscrizione al prossimo campionato. I rumors parlano di un imprenditore romano (non può essere collegato a Lotito sempre secondo la norma), ma anche di un fondo straniero e dell'interessamento di Della Valle. Gli acquirenti, insomma, non mancano. Dunque, davanti a un simile scenario, dovrebbe cadere anche la possibilità di un piccolo cortocircuito e vuoto normativo (clausola generale comma 4 del 16 bis), con l'ennesima deroga all'orizzonte, che poteva verificarsi nel caso in cui non ci fosse nessuno interessato.

 Della Valle

FESTA RISCHIOSA

La promozione nella massima serie dopo ventitré anni ha fatto impazzire un'intera città. L'attesa e la voglia di festeggiare era tanta, ma, come è successo una decina di giorni fa a Milano per lo scudetto dell'Inter, in barba ad ogni regola sugli assembramenti e il distanziamento. Tantissimi tifosi e famiglie sono scese sulle strade a cantare e fare caroselli, ma purtroppo tanti erano senza la mascherina e le dovute accortezze. Una lavoro improbo per le forze dell'ordine e parecchia agitazione del governatore della Campania De Luca che, nonostante sia tifoso della Salernitana, si è dovuto contenere e rimbrottare i suoi concittadini.

Cittaceleste.it

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