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Arrigo Sacchi
Tre domande ad Arrigo Sacchi, moltiplicate per sette. Questo quanto pubblicato oggi sulle colonne della Gazzetta dello Sport. L’ex allenatore, tra le altre, dei rossoneri e della Nazionale, è stato interpellato a poco più di due settimane dall’inizio del campionato per fare un pronostico su quella che sarà la corsa delle nuove sette sorelle. Dai sogni Scudetto alla corsa Champions fino ad arrivare ai posti in Europa e Conference League. Senza dimenticare ovviamente anche una battuta sul possibile trascinatore della squadra e, soprattutto, su quello che ancora si può migliorare. Di seguito, allora, le risposte di Arrigo Sacchi per quanto riguarda la squadra biancoceleste.
Dove può arrivare la squadra?
“La Lazio è ancora un cantiere aperto. Maurizio Sarri è un bravissimo stratega che sta lavorando per costruire qualcosa d’importante. Nello scorso campionato, a tratti, si sono viste belle cose, però è mancata la continuità. Adesso, con un anno in più di lavoro, si può pensare a un torneo nel quale i biancocelesti possano lottare per l’ingresso in Champions League, anche se sarà molto difficile”.
Chi è l’uomo che può fare la differenza?
“Immobile con la maglia della Lazio ha sempre segnato e penso proprio che continuerà a farlo. Alla lunga è lui l’elemento che può spostare gli equilibri, se sorretto da un gioco di squadra che ne sappia sfruttare le qualità. Sarri sa lavorare bene sulla manovra offensiva e questo dà un’identità a tutta la squadra”.
Dove si può ancora migliorare?
“Il reparto arretrato va probabilmente rinforzato, anche alla luce di alcuni risultati arrivati nel precampionato. L’allenatore e i dirigenti faranno le loro valutazioni, ma credo che quello sia il settore nel quale intervenire per avere una maggiore solidità collettiva. Le squadre di Sarri sono dei blocchi che si muovono sempre in sincronia e in sinergia, così deve diventare la Lazio”.
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