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RIVIVI IL LIVE | Roma-Lazio, Tudor: “Derby? Non vedo l’ora! Sull’attacco dico che…”

Tudor in conferenza
Alla vigilia della stracittadina in programma all'Olimpico va in scena nel centro sportivo biancoceleste la conferenza del tecnico croato
Edoardo Pettinelli Redattore 

Giornata di vigilia, giornata di conferenza. Dopo la seduta di allenamento di ieri pomeriggio, la prima in vista del derby, la Lazio tornerà in campo oggi alle ore 17:00 per la rifinitura in vista della stracittadina in programma domani pomeriggio (ore 18:00) allo stadio Olimpico. Tempi stretti per i biancocelesti visti gli impegni di un calendario molto affollato. Prima della seduta della vigilia, però, andrà in scena alle 14:00 e direttamente dal centro sportivo di Formello la conferenza stampa della vigilia di Igor Tudor. Dopo quella in mattinata di Daniele De Rossi, tocca all'allenatore della Lazio presentare la gara di domani, la sua terza sulla panchina biancoceleste.

Che Lazio servirà per un grande derby?

"Una Lazio buona con testa, cuore e gambe. Sarà una gara sentita e a maggior ragione servirà la testa ma anche andare forte e fare il meglio possibile".

Ci sono allenatori che dicono che il derby sia una gara come un'altra, alcuni dicono che l'emozione è più forte. Lei che rapporto ha con il derby?

"A me queste gare importanti sono sempre piaciute. La verità è comunque che alla fine sì è una gara come le altre ma credo che entrambe le ragione siano valide. Tu non puoi scappare dalle sensazioni della gente o delle città però questo ti deve dare qualcosa in più ma non perdendo la testa. Un derby andrebbe vissuto così. Con il giusto antagonismo ma anche con il rispetto dell'avversario. Per me questo è lo sport: stare sempre nel giusto forzando la bellezza di questo sport meraviglioso che è il calcio".

Rispetto alle prime due gare cosa si aspetta dalla squadra?

"Sono queste tre gare in sette giorni che in mezzo hanno solo un paio di allenamenti, con molto in nazionale e altri infortunati. Lavorare è difficile, c'è da sfruttare al meglio l'allenamento di oggi. Ieri abbiamo toccato qualcosa modificandolo. Ho visto tante cose positive, siamo sulla strada giusta. Una strada tracciata e ben interpretata dai giocatori. I giocatori li vedo convinti in quello che facciamo. C'è solo da crescere".

Un giudizio su De Rossi? Che derby sarà?

"Io ho visto le gare solo di recente: è una Roma interessante, Diversa da quella prima con un idea giusta per usufruire dei giocatori che ci sono. C'è qualità nel loro gioco. De Rossi ha fatto un buon lavoro. Sarà molto dura, una gara che prevedo con due squadre con le loro caratteristiche, diverse ma anche simili. Due squadre che vogliono la palla, e questa già è una cosa bella. Spero che la gente si diverta ma che vinciamo noi. Lo ringrazio per la stima, lo conosco come giocatore e mi piaceva tanto. Ha dei valori importanti anche se non lo conosco bene. Ora ha iniziato la sua carriera ed è un buon inizio".

Si è parlato del fatto che la Lazio di Sarri ha vinto i derby non giocando alla Sarri. Domani proverà a vincerlo non giocando alla Tudor?

"Ci sono diversi modi di fare. Non è una domanda cui posso rispondere apertamente: c'è anche della strategia e se io ora dico come la affrontiamo entro nei dettagli di cose interne. E' una gara particolare, ci sono momenti in cui servirà valutare, essere intelligenti e furbi ma anche non rinunciare a cosa si è. Bisogna fare entrambe le cose".

Sta percependo il derby? Sarà una caratteristica il modulo?

"Uno inizia a lavorare mettendo subito il proprio credo di calcio, poi le cose si aggiungono. Non inizi mai con un calcio e poi lo cambi ciclicamente. Lo stile deve essere più o meno sempre uguale. I moduli c'entrano sempre fino a un certo momento. L'atmosfera? Vivo a Formello non sono ancor andato in centro però capisco l'importanza di questa gara per la città e domani la voglia vivere al meglio perché a me queste grandi gare piacciono tantissimo. Non vedo l'ora di iniziare".

Luis Alberto è un giocatore più adatto a giocare a ridosso dell'attacco?

"Lui a Torino ha giocato lì, ogni tanto si abbassava ma per motivi di tattica. E' un giocatore che vuole toccare tanti palloni ma giocava dietro Ciro: è la sua posizione. Abbiamo avuto alcuni momenti con lui dietro Ciro dove con la sua qualità poteva fare forse qualcosa in più ma è mancato poco, un metro o due come a Ciro nel secondo tempo".

Lei pensa di avere giocatori unici in questa squadra? Siamo all'ultima chance per l'Europa?

"Gara importante per l'Europa, ultima o non ultima è sempre un'esagerazione. Io provo sempre a sdrammatizzare questo mondo che nero o bianco per i giornalisti. Io sono innamorato sempre per i giocatori. I miei sono sempre i più forti. Le parole che usano gli altri allenatori non mi interessano". 

Soddisfatto dell'attacco?La questione arbitrale quanto può influire su un derby così?

"Io lavoro per migliorare la squadra. Non mi accontento mai ma in entrambi le fasi ma credo che sia presto per dare giudizi su qualsiasi cosa. Detto questo mi piace come i giocatori stanno camminando su questa nuova strada, ma vedremo partita per partita. Ho fatto due gare molto particolari per il modo di essere preparate. Ci sono stati giocatori che hanno fatto uno o due allenamenti e comunque più o meno si riconosceva cose che volevo. Prendiamoci un po' di tempo prima di dare giudizi. Io spero che non ci saranno problemi arbitrali. Ormai si parla di più arbitri non solo di uno, spero facciano un buon lavoro".

E' il suo primo derby: cosa prova a rappresentare la squadra in campo e che messaggio vuole mandare ai tifosi?

"Messaggio di supporto, di quello che ho sempre fatto. Noi dovremo in campo dargli motivo di essere più vicini alla squadra con una prestazione buona".

Ha già avuto modo di individuare qualche giocatore più adatto al suo tipo di calcio e se le scelte di domani guarderanno a questo o anche ad altre motivazioni?

"Non so ancora rispondere. Io so però che tutto va preso in considerazione in questa gara. Con questo poco tempo le scelte andranno ponderate in base a tutto. Con la rifinitura guaderemo e capiremo".

Ha eredito una squadra che non ha saputo reagire ai gol incassati. Quanto deve migliorare nel non scomporsi nelle difficoltà? 

"Le statistiche mi interessano fino a un certo punto. Per un allenatore serve mettere una mentalità nella squadra. Questa cosa va lavorata durante gli allenamenti tutti i giorni. E' un lavoro da fare scegliendo anche i giocatori perché alla fine la qualità è anche quella: spesso parliamo delle cose tecnico tattiche ma la qualità è anche nella testa e nella mentalità di essere vincente. Io lavoro in quella direzione ma ci vuole più tempo".

Kamada possiamo vederlo trequartista? 

"Dopo la gara con la Juve sulle misure che abbiamo fatto relative alla pressione sanguigna e allo stress è andato oltre tutti. Ha dato tutto e non giocando tanto è andato oltre. È un buon livello sia fisico che tecnico: è un giocatore completo".

Un punto sull'infermeria?

"Non so che succederà domani. Posso pensare a ciò che farà la mia squadra ma sia che uno perda o che vinca si andrà avanti. Rovella e Pellegrini li ho visti carichi, andavano forte. Domani li portiamo in panchina sicuro".

In questa settimana ha dovuto gestire le emozioni della squadra o ha dovuto dare la carica?

"Non è stata una settimana visto che c'è stata la Coppa. Le mie emozioni posso raccontarle dopo la gara ma fin'ora tutto bene". 

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