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Roma-Lazio, Mancini e la bandiera post-derby: la Procura apre un’indagine

Edoardo Pettinelli Redattore 
Il difensore giallorosso rischia da un'ammenda alla squalifica: la Procura federale ha aperto un fascicolo per i festeggiamenti post-derby

Non sono passati inosservati i festeggiamenti di Gianluca Mancini al termine di Roma-Lazio. Il difensore giallorosso ha deciso il derby della Capitale, lasciandosi poi andare a un'esultanza irrispettosa nei confronti dei biancocelesti, impugnando e sventolando sotto la Curva Sud una bandiera biancoceleste con un ratto disegnato sopra. Una condotta che ha portato la Procura federale ad aprire un'indagine per una presunta violazione dell'articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva. Articolo che obbliga ai tesserati il rispetto di una condotta ispirata "ai principi della lealtà, della correttezza e della probità in ogni rapporto comunque riferibile all'attività sportiva".

La Procura visionerà le immagini e ascolterà il calciatore. Il rischio va da un'ammenda ad una squalifica. Il secondo però è uno scenario difficilmente ipotizzabile visti gli ultimi precedenti. Acerbi, per il dito medio alla tifoseria giallorossa lo scorso 10 febbraio, patteggiò e se la cavò con una multa di 5 mila euro. Così come accadde per uno striscione anti-Inter durante i festeggiamenti scudetto del Milan. Theo Hernandez, Krunic, Maignan e Tonali se la cavarono dopo aver patteggiato con il pagamento di una multa.


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