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Gianluca Rocchi
Continua a far parlare la decisione di convalidare il goal di Francesco Acerbi, nella recente gara contro lo Spezia, valso il definitivo 4-3. La rete, segnata molto probabilmente in posizione di fuorigioco, ha scatenato comprensibilmente diverse polemiche. Forse troppe, se paragonate a tanti altri episodi che si sono visti in questa stagione. Ma in ogni caso rimane l’errore degli arbitri coinvolti. E, allora, durante il consueto confronto tra arbitri e giornalisti di fine stagione, mandato in diretta sul sito ufficiale dell’AIA, il designatore degli arbitri italiani Gianluca Rocchi è intervenuto per spiegare l’accaduto, anche grazie all'audio del momento incriminato.Queste le sue parole riguardo Spezia-Lazio, seguite dal dialogo.
“Mi sembra che sia abbastanza chiaro cosa è successo. Si fa un po’ di fatica a spiegarla, se non basandoci su un errore di comunicazione. A malincuore abbiamo fermato tutti e sei gli arbitri coinvolti. Non è accettabile che l’arbitro riprenda il gioco, ma nemmeno che né il VAR né gli assistenti dicano niente a riguardo. Di fatto in questo caso il check non è stato fatto. Io ho provato a capire cosa possa aver portato Luca Pairetto, che tra le altre cose al VAR è bravissimo e conosce bene la tecnologia, a questa decisione. Probabilmente ha dato per scontate troppe cose e l’unica preoccupazione che ha avuto in quel momento era il recupero. Ha involontariamente e inconsciamente spostato l’attenzione su una cosa che non c’entrava nulla. E ha dato per scontato che la decisione fosse buona.
Rendere tutto pubblico immediatamente potrebbe aiutare? Non ne abbiamo alcuna controprova. Avevamo comunque in mente di farlo a fine campionato e non penso che ci siamo nascosti dietro un dito. Se però dobbiamo fare un ringraziamento, in quel caso, credo che chi ha subito la decisione si sia comportata da società seria. Lo Spezia infatti, anche nella critica, è riuscita a capire le difficoltà dell’arbitro”. Questo, invece, il dialogo tra arbitro e Sala VAR. “Guarda Nikolaou e Acerbi eh, occhio occhio occhio”. “Lì è buono”. “Occhio eh, non vedo”. “Guarda Acerbi”. “Torna tutto indietro: questo è buono, ma là dobbiamo mettere la linea, aspetta. Dammi il recupero”. Pausa. Poi, in sottofondo si sente un “Ok”, che Pairetto interpreta - sbagliando - per sé. “La linea del 43, guarda quella”. Poi si sente il fischio in campo e il gioco riprende. “Oh, santo Dio, perché ha ripreso? No, no!”.
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