Un bacio allo stemma e via sotto la curva, a festeggiare con la sua gente, la sua Lazio. Ciro Immobile si sblocca e la Lazio conquista tre punti dal peso incalcolabile contro la Fiorentina. Minuto 95', la tensione è palpabile. Appoggia il pallone sul dischetto, guarda negli occhi Terracciano e lo spiazza, trasformando il suo 57esimo rigore. Una corsa sfrenata tra l'euforia dell'Olimpico in festa, pronto a prendersi un'ovazione che spazza via le critiche e i mugugni delle ultime settimane.
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Il ritorno del Re: è la notte di Ciro, a meno uno dai 200 gol in maglia Lazio
“Ciro qui non è in discussione” – ribadisce Sarri, categorico al termine della partita. Un calcio ai malumori e un gol che per un bomber rappresenta sempre il miglior rimedio possibile. Sono 199 con la maglia della Lazio, ora Ciro è un passo dallo storico traguardo dei 200 gol in maglia biancoceleste. Alla faccia di chi lo dava per finito. A fine partita il siparietto con Sarri che il tecnico racconta al termine della gara: “Penso sia scontato che resti. Gli ho chiesto se vuole fare come Altafini dopo i 30 anni”.
Ciro entra e segna, si riprende la sua Lazio, che ora rivede da vicino la zona Champions, in una rincorsa condizionata dalle sconfitte nelle prime due sfide stagionali. La terza vittoria consecutiva e il ritorno al gol del proprio capitano, che interrompe un digiuno che durava dal 23 settembre nella gara interna contro il Monza, sono la notizia più lieta in casa Lazio. E Ciro non vuole fermarsi, i 200 gol con questa maglia sono dietro l'angolo.
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