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Lulic
Del futuro non v’è certezza e questo rischia di creare fra nuovi e vecchi delle scuse. A Lulic (infastidito per questo) non è arrivata (come a Parolo) nessuna chiamata per rinnovare. Non ha intenzione di tornare in Svizzera, vuole ancora giocare, ma avrebbe gradito anche un benestare piuttosto del silenzio di Lotito e Tare. La mancata chiarezza su alcune situazioni sta creando nello spogliatoio più di qualche mal di pancia e malumore. Lo ha fatto capire anche Immobile fra le righe, molti hanno mollato anzitempo la causa biancoceleste. Adesso lo ha capito anche l’ambiente.
RESA
Le ultime due gare serviranno per mettere in vetrina tanti pezzi da rivalorizzare o vendere. Strakosha, per esempio, tornato in panchina nel derby, ha già detto due settimane fa – tramite il suo agente Castagna - di non voler rinnovare. La Lazio deve dunque cederlo (in scadenza nel 2022) e sperare che il suo menisco non crei nessuna complicazione. Si lavora in Bundesliga e Premier, dove presto bisognerà parlare di Pereira di un possibile rinnovo del prestito col Manchester. Anche se è stato chiaro il giocatore: «La prossima stagione voglio giocare in modo costante». La voglia non basta per diventare titolare, anche se è meglio delle scuse.
Cittaceleste.it
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