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Riedle ricorda il suo periodo alla Lazio
Sulle pagine de Il Cuoio, all’interno del Corriere dello Sport, c’è spazio in vista di Lazio-Juventus anche per un’intervista a Karl-Heinz Riedle. Tre gol decisivi per i biancocelesti contro i bianconeri a inizio Anni Novanta. Queste le sue parole: “Il gol più bello messo a segno con la maglia della Lazio fu in un match casalingo contro il Napoli, ma le reti più importanti furono quelle contro la Vecchia Signora. dell'1-0. Un gol che risulterà decisivo. Segnare alla Juventus mi regalava grande soddisfazione. Perché i bianconeri erano una delle squadre più forti in Italia. E in quegli anni poi cerano tanti miei connazionali: Kohler, Hassler. La mia Lazio era una squadra che stava provando a crescere e il campionato italiano in quegli anni rappresentava il meglio. Quando affrontavamo Juventus, Milan, Inter, davamo sempre qualcosa in più. E lo stadio poi era davvero incredibile”.
Sul gol del 3 novembre ’91: “Sempre di testa rimanendo qualche secondo di più in volo rispetto ai difensori della Juve. Era una delle mie doti naturali rinforzata con il lavoro sin da bambino. Ho lavorato tantissimo per sviluppare la forza nelle gambe. Oltre al calcio poi, mi allenavo anche nel salto in alto e le ore passate esercitarmi in questa disciplina sono state decisive. Sicuramente quel tipo di allenamento mi ha aiutato per sviluppare la capacità di restare in volo”.
Su Rubén Sosa: “Era impossibile non andare d’accordo con lui. Era sempre allegro, scherzoso, si faceva volere bene. Poi in campo era fortissimo: aveva un sinistro magico e poteva prendere la porta da ogni posizione”.
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