Il Collegio di Garanzia del Coni ha pubblicato nel pomeriggio le motivazioni del dispositivo dopo aver accolto parzialmente le motivazioni del ricorso presentato dalla Lazio contro la sentenza del Tribunale federale che aveva condannato il Presidente della Lazio Claudio Lotito a 12 mesi di inibizione per il caso tamponi, squalificando per lo stesso periodo di tempo anche i due medici sociali Ivo Pulcini e Fabio Rodia. La decisione era stata dal Collegio di garanzia dello sport a sezioni unite, lo scorso 7 settembre 2021.
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Lazio caso tamponi: il Collegio di garanzia pubblica le motivazioni
Il Collegio di Garanzia del Coni ha pubblicato le motivazioni dopo aver accolto parzialmente il ricorso della Lazio per il caso tamponi
La ricostruzione della vicenda
La questione relativa ai tamponi era emersa alla fine di ottobre, ed era nata dalla presunta mancata tempestiva comunicazione alle Asl competenti circa la positività di alcuni calciatori, nonché dall'esito dei tamponi del 30 ottobre effettuati dal laboratorio Futura diagnostica di Avellino. La Corte d'Appello Federale aveva sanzionato il Presidente Lotito, i medici siciali ed il club "per avere consentito, o comunque non impedito, ad alcuni calciatori, nonostante la positività ai tamponi, di allenarsi con la squadra" e "per non aver sottoposto all'isolamento di almeno 10 giorni, in caso di asintomaticità, alcuni calciatori che si erano allenati con il resto della squadra.
Le motivazioni del Collegio di Garanzia
Il ricorso - è scritto nelle motivazioni del collegio di Garanzia - merita di essere accolto relativamente ai motivi secondo, terzo, quarto, quinto e sesto, nei limiti sopra precisati; e il procedimento deve essere rinviato alla CFA perché questa rinnovi la sua valutazione dei fatti e proceda alla conseguente determinazione della sanzione - sia con riguardo alla posizione del ricorrente dott. Lotito, che alla ricorrente Lazio - tenendo conto dei profili di responsabilità ritenuti insussistenti da parte di questo Collegio e della ritenuta necessità di prendere in considerazione i pareri dei tre esperti, prodotti dai ricorrenti, salva ogni valutazione di merito degli stessi. La Corte d'Appello dovrà rivedere la sentenza: i tempi processuali si allungano, anche perchè la Lazio e il Presidente Lotito potrebbero impugnare anche la successiva sentenza.
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