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Stadio Olimpico della Capitale
La riapertura degli stadi è sempre più vicina. A tal proposito oggi sono arrivate alcune dichiarazioni di esponenti importanti della politica sul tema. A partire dal Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute, Andrea Costa, a Radio Kiss Kiss Napoli. A seguire le sue principali parole.
"Il green pass per entrare allo stadio? Parliamo di uno strumento già utilizzato e che ci permette di tornare alla normalità. Applicarlo allo stadio ci consente di iniziare la stagione con il pubblico in presenza. Lavoriamo con la FIGC per sforzarci di mettere in atto percorsi condivisi. C'è dialogo stretto anche con la Lega Calcio. Dobbiamo però avere ancora prudenza: non siamo fuori dalla pandemia. La prudenza non si trasformi comunque in paura. L'obiettivo è aprire gli stadi gradualmente: a fine settembre contiamo di raggiungere l'immunità dal Coronavirus. Il prima possibile cercheremo di avere nuovamente gli stadi pieni. I parametri del green pass restano gli stessi anche per l'accesso agli impianti sportivi. Rendere obbligatorio il vaccino ai calciatori? Deve essere l'ultima ratio. Attraverso la sensibilizzazione, anche i calciatori devono comprendere l'importanza del vaccino. I calciatori sono esempi e modelli per i giovani, o comunque dei punti di riferimento: lo siano anche per i vaccini. Se siamo vicini alla normalità lo dobbiamo alla popolazione che si è sottoposta al vaccino. Avevamo preventivato un rialzo dei contagi dopo la finale degli Europei. I festeggiamenti per la vittoria degli Europei possono aver generato contagi, vedremo nei prossimi giorni. Non sento però di colpevolizzare nessuno. L'età media dei nuovi contagiati è di 29 anni: dobbiamo avere fiducia nella scienza e vaccinarci".
Il prof. Matteo Bassetti è intervenuto a Radio Marte.
"Perché no, lo hanno fatto anche altri Paesi e lo ha fatto l'Inghilterra durante gli Europei. Penso che questa sia la direzione. Magari non al 50% ma al 75% per arrivare presto al 100%. Mi auguro che il Green Pass serva a stimolare qualcuno che ancora pensa non sia necessario vaccinarsi. Il Green Pass dev'essere uno strumento di sicurezza più che di libertà. Speriamo che quest'attività di persuasione possa aumentare il numero di vaccinati".
Sullo stesso argomento sono intervenuti anche Walter Della Frera, membro Commissione Medica Figc e referente AIC, a Radio Punto Nuovo e il consigliere FIGC Mario Beretta a Radio Kiss Kiss Napoli.
Della Frera: "L'attuazione di questo strumento va' applicato non solo in massima serie ma anche per tutto il movimento calcio anche nelle serie inferiori proprio per cancellare l'iter dei tamponi. Ilprotocollo è stato già rivisitato, con un iter più light per chi è vaccinato con doppia dose o chi presenta anticorpi perché ha già avuto il virus. All'inizio del nuovo campionato ci aspettiamo di avere un nuovo protocollo e di non dover tornare ad essere più restrittivi. No-vax? Fa specie che ci siano calciatori che non si vaccinino, in una situazione di questo genere dove non si è singoli ma si è in gruppo con degli obblighi verso i propri compagni: scegliere di non convocarli spetta alle singole società, non c'è nessun obbligo legale, bensì ci sarebbe una sorta di obbligo morale per arrivare all'inizio del campionato con tutti i calciatori vaccinati".
Beretta: "Non convocare i no-vax? Attualmente non ne abbiamo discusso. Non so se potrà diventare un tema. Allo stato attuale, non è stato fatto alcun protocollo ufficiale. Il presidente Gravina ha condotto le cose in modo estremamente corretto ed efficace. L'introduzione dei playoff e la riduzione a 18 squadre? Se ne sta parlando da tempo, mi sembra che il presidente Gravina sia stato chiaro. Sono ipotesi sul tavolo sulle quali bisogna discutere e prendere una decisione quanto prima".
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