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TALLINN, ESTONIA - AUGUST 15: UEFA President, Aleksander Ceferin looks on during the UEFA Super Cup between Real Madrid and Atletico Madrid at Lillekula Stadium on August 15, 2018 in Tallinn, Estonia. (Photo by Alexander Hassenstein/Getty Images)
L’Uefa si prepara a mandare in soffitta il Fair Play Finanziario. Il Comitato Esecutivo nelle prossime ore varerà le nuove norme per la sostenibilità dei costi da parte dei club. L’obiettivo è quello di aprire un periodo transitorio che porterà - nella stagione 2024/25 - a un’applicazione definitiva della nuova normativa. Un’analisi del portale 2Playbook mette a confronto il cosiddetto “squad cost ratio” dei club europei (costi del personale + ammortamenti per i cartellini dei calciatori), con i nuovi limiti. I costi non potranno superare il 70% dei ricavi del club. Secondo la valutazione di 2Playbook Intelligence (dati della stagione 2018/19) 29 club delle cinque principali leghe europee (Inghilterra, Spagna, Italia, Germania e Francia) non rispetterebbero la soglia del 70% nel rapporto tra costi e ricavi.
Secondo l’analisi di 2Playbook, almeno la metà dei club del campionato di Serie A - secondo i bilanci dei club relativi alla stagione 2018/19 - non sarebbero in regola con la nuova normativa che l’Uefa sta per approvare. La valutazione evidenzia la forbice di bilancio in negativo dei club, tra i quali spicca quella del Milan che ha un rapporto tra costi e ricavi del 107%, quello della Lazio, la cui comparazione è pari all’86%, e quello della Juventus che ha un rapporto costi-ricavi de 73%. Entro i nuovi parametri che l’Uefa approverà nella giornata di domani, ci sono l’Atalanta (48%), l’Inter (68%), la Roma (68%) e il Napoli (69%).
Il sito italiano Calcio e Finanza, ha deciso di analizzare anche il rapporto tra costo della rosa e ricavi dei club di Serie A con riferimento all’ultimo bilancio disponibile, quello della stagione 2020/21. La stima, in tal caso, cambia radicalmente, pur evidenziando complessivamente una situazione finanziaria sbilanciata. L’analisi dell’ultimo bilancio, vede alcuni club ben al di fuori dei nuovi parametri. La Roma è il club esposto in maniera maggiore, con un rapporto costi-ricavi del 135%, segue il Napoli con il 114%, e la Lazio con una comparazione del 112%. Appena fuori dal podio ci sono l’Inter (109%), la Juventus (99%) e il Milan (90%). L’Atalanta è l’unica ad avere il rapporto tra costi e ricavi in piena regola: la comparazione è del 47%.
La nuova normativa dell’Uefa andrà a favorire i club più ricchi, creando una differenza ancora maggiore rispetto a quella attuale. Nei primi due anni, infatti, la forbice tra costi e ricavi potrà essere rispettivamente del 90% e dell’80%. E quindi, i club con maggiori risorse potranno prendere il largo rispetto alle società economicamente meno strutturate. Aumenteranno i controlli finanziari, con conseguente inasprimento delle sanzioni a fronte del mancato rispetto dei regolamenti. Ma è anche necessario sottolineare che dalla prossima stagione verranno allentati i cordoni della borsa, con i club più ricchi che avranno - per un paio di stagioni - la possibilità di spendere molti più soldi rispetto a oggi. Il divario tra il campionato inglese e i tornei delle altre Leghe rischia di diventare insostenibile.
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