Periodi di nazionali, tanti biancocelesti convocati. Tra loro anche Mateo Guendouzi, che ha parlato dal ritiro della sua Francia anche della Lazio soffermandosi anche sul periodo Tudor: “Non è un calcio che mi piace molto il suo, mi sono dovuto adattare. Quando ero al Marsiglia ho saputo fare quello che mi chiedeva e penso di averlo fatto bene. Sono rimasto professionista e ho continuato a giocare” le sue parole, riportate oggi dal Corriere dello Sport.
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News Lazio / Guendouzi boccia Tudor, esordio per Tavares: rassegna stampa
La Lazio e lo stato di forma
Guendouzi si è poi soffermato anche sulla Lazio: “Sono arrivato in un club storico che ogni anno gioca in Europa, con una tifoseria molto passionale sia in casa che in trasferta. Ricordo che quando sono arrivato all’aeroporto c’erano tra le 500 e le 1000 persone che mi aspettavano”. Il rendimento top, assicura, è dovuto anche al benessere che sta provando: “Stare bene mentalmente nella tua vita fa una grande differenza in campo. Sono un tipo piuttosto casalingo quindi quando posso approfitto e sto a casa. Si tratta principalmente di formazione e di vita familiare, noi giocatori dobbiamo riuscire a conciliare le due cose perché le partite sono tante e dobbiamo sfruttare il tempo in cui siamo in casa”.
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