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ROME, ITALY - JULY 10: SS Lazio President Claudio Lotito and Major of Rome Virginia Raggi pose for a photo during the award ceremony after the victory SS Lazio in the Tim Cup at Campidoglio (Photo by Marco Rosi/Getty Images)
Da Villa San Sebastiano al Quirinale. L'impresa è ardua ma qualora la scalata al Colle fosse nelle intenzioni del presidente della Lazio Claudio Lotito, il numero uno biancoceleste potrà contare almeno su tre voti. Durante il primo spoglio delle schede per il nuovo presidente della Repubblica, c’è anche il nome del presidente più longevo della storia della Lazio. Di chi, le mani che hanno scritto il cognome del numero uno biancoceleste? Difficile immaginarlo, considerando l’ampio numero di deputati, senatori e delegati chiamati al voto. Tra i quasi colleghi di Lotito - è ancora in ballo un posto da senatore per la Campania - evidentemente in tre hanno avuto richiamare l'attenzione sul presidente della Lazio.
Se il nome di Lotito può essere accostato al mondo della politica, dallo spoglio delle schede sono emersi anche altri nomi che nulla hanno a che vedere con un ruolo istituzionale. Il nome più artistico è quello di Amadeus, conduttore del festival di Sanremo che ha ottenuto un voto. Per par condicio, anche Alfonso Signorini - gran cerimoniere del Grande Fratello - ha incassato una preferenza. Rimanendo in tema di spettacolo, anche l’attore napoletano Alessandro Siani è nella lista dei papabili per il Quirinale anche il comico ha un solo estimatore. Il derby televisivo lo vince Bruno Vespa con quattro voti. Non manca chi si affida alla cultura esprimendo il proprio gradimento per Alberto Angela, oppure per il Mito della Nazionale Dino Zoff.
Scherzi a parte, la prima votazione per il XIII Presidente della Repubblica Italiana non ha raggiunto quorum necessario per l’elezione al Colle. I leader dei maggiori partiti politici continuano a confrontarsi per trovare un indirizzo comune. Il Premier Draghi ha incontrato il leader della Lega Matteo Salvini e ha avuto un confronto con quello del Pd Enrico Letta. La strada è ancora lunga: è probabile che la giornata giusta per l’elezione del Presidente sia quella di giovedì. Il quorum si abbasserà al quarto turno di votazione, quando basteranno soltanto 505 voti. Per quel giorno, è probabile che gli elettori troveranno la convergenza su un nome condiviso.
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