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Zauri
È intervenuto ai microfoni di Quelli della Libertà, in onda su Cittaceleste TV e Radiosei l’ex capitano biancoceleste Luciano Zauri. Di seguito le sue parole. “Il caso Milinkovic-Sarri? Qualche cosa sta succedendo, si era intuito anche con Luis Alberto. Sono cose che fanno bene perché possono essere chiarimenti importanti. Ma bisogna essere persone intelligenti e tenere i toni pacati. Dirsi le cose in faccia aiuta, poi sarà il campo a dirci la verità. Se le cose se le sono dette, allora la situazione è rientrata.
Un allenatore non può legarsi le cose al dito e Sarri ha bisogno di Milinkovic in campo. Se lasci indietro qualcosa di non detto, invece, si va allo sfascio ed è la cosa peggiore. Le cose devono essere prese di petto, sebbene una verità assoluta non ci sia. Dipende anche dal modo di pensare dell’allenatore. Ma le scelte sono due: o metti fuori rosa un giocatore - ma non è il caso di Milinkovic - o chiarisci le cose. Non è successo nulla di grave, la sosta anche aiuterà a risolvere tutto.
Un allenatore come Sarri ha bisogno di tempo, questa Lazio forse non ha tutte le caratteristiche per proporre quel tipo di gioco. La Serie A è difficile, da qui l’alternanza di risultati. È normale ci siano alcuni malumori, così come qualche espulsione dei titolari. Ma Sarri è un grandissimo allenatore. Ci vorrà del tempo, anche se il calcio ne da poco. Bisognerà mediare, perché in campo poi ci vanno i giocatori. Ovviamente il cambio di allenatore porta anche a voler migliorare qualcosa. Per ora la Lazio non ci è riuscita, ma sono convinto che questa squadra non rispecchi le idee dell’allenatore soprattutto in alcuni ruoli chiave. Sicuramente Sarri vorrà uomini diversi per la prossima stagione. Bisogna fare le cose per bene e provare a sistemare ciò che non sta andando. Con Inzaghi si era costruito un giocattolo perfetto, far meglio è l’obiettivo ma non è semplice”.
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