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QDL – Petrelli: “Sarri deve capire bene cos’è la lazialità”

Maurizio Sarri

Il pensiero dell'ex Sergio Petrelli, biancoceleste campione d'Italia, sul nuovo capitolo della Lazio targato Maurizio Sarri

redazionecittaceleste

La puntata odierna di Quelli della Libertà ha ospitato l'ex difensore della Lazio campione d'Italia nella stagione 1973/74, Sergio Petrelli. L'ex biancoceleste, prima di dire la sua sulla stagione di Maurizio Sarri, ha anche rilasciato un pensiero su Felice Pulici. Scomparso esattamente tre anni fa: "Ero compagno di stanza di Felice. Lo ricordo sempre con grande affetto e piacere. Io leggevo il giornaletto di turno, lui cose molto più impegnative delle mie. Era un letterato e io uno sletterato! (Ride, ndr)".

Maurizio Sarri

Sulla Lazio di Sarri

"Non si vede un bel gioco. Fino all'anno scorso il calcio praticato era migliore e la squadra mi sembrava più unita. Ora si balbetta, ogni tanto si vedono belle partite ma troppo spesso ci sono dei flop tremendi. Il solo arrivo di Sarri avrebbe dovuto dare qualcosa in più al gruppo. Lo spirito dei calciatori si sarebbe dovuto esaltare invece si sono tutti afflosciati. Forse il tecnico deve capire ancora bene cos'è la lazialità. Cena di Natale? Non mi è piaciuto che alcuni calciatori siano andati via prima di sentire Lotito. Era scontato che il presidente avrebbe detto la sua prima di salutare tutti". 

Sui singoli calciatori

"Lazzari è un calciatore moderno. Ha velocità e arriva sul fondo. Peccato che in mezzo non c'è quasi mai nessuno a ricevere il suo pallone. Immobile mi piace tantissimo ma troppo spesso finisce in una posizione che non gli permette di dare il massimo. Là in mezzo è quello che prende più botte di tutti. Troppo spesso corre a vuoto e questa è una cosa che non va bene. Con Inzaghi c'era più armonia, un bel vantaggio per ogni squadra. Ad oggi non ho buone sensazioni. Prima del modulo ci vogliono i giocatori. Inutile giocare con un 4-3-3 se non hai centrocampisti che fanno le due fasi, mancano gli uomini".