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Cittaceleste ha contattato durante Quelli della Libertà in onda su Cittaceleste Tv - canale 85 del digitale terrestre - e Radiosei, Paolo Genovese, grandissimo regista italiano.
"Proprio oggi abbiamo finito di girare l'ultima commedia, si chiama "Follemente". Sono coinvolti attori meravigliosi come Giallini, Papaleo, Pandolfi, Fanelli, Edoardo Leo... Sono cinque uomini e cinque donne. Molti sono della Roma, ma in questi momenti bisogna volergli bene (ride). E' un film che ho scritto personalmente, gira tutto intorno alla cena di una coppia: è un viaggio all'interno delle loro teste.
Sulla Lazio dico invece di goderci il momento. Non voglio pensare troppo al futuro: mi fido molto di questa squadra, non mi sembra un fuoco di paglia. Che sia campionato o coppa, c'è una certa solidità, un gioco che cresce, aldilà dei risultati. Mi ricordo tante partite nelle quali si vedeva la paura nel giocare, quest'anno invece non succede. In Europa, specialmente, ci siamo sempre imposti nonostante il valore degli avversari. Vedo sempre una squadra con voglia di vincere, guardiamo Pedro. Quel ragazzo attacca dappertutto, sembra un ventenne per come gioca.
Sembra anche che le tensioni dello spogliatoio non ci siano, vedo un'atmosfera serena. Forse questo è favorito da personaggi con personalità forte che quest'anno non ci sono. Baroni è stato bravissimo, dà spazio a tutti. Se riesce a mantenere questa rotazione così efficiente, nessuno si dovrebbe lamentare. Poi, non bisogna ragionare all'eccesso: la miglior squadra possibile, deve andare in campo. A me sembra simile alla squadra di Inzaghi prima del Covid. Mi sembra abbia la stessa armonia, la stessa facilità di fare gol. La Lazio di Sarri aveva più difficoltà in questo.
Quando si è all'inizio è giusto far giocare qualche seconda linea, si predilige il campionato. Come in tutti gli sport, poi, dipende dalla posta in palio. Se in Europa League si va avanti, magari qualche rotazione viene meno. E' comunque un discorso di equilibrio, ma mi fido di Baroni. Un punto di forza e uno debole? Il punto di forza enorme è lo spogliatoio, non ci sono prime donne. Quando c'è armonia si lavora bene. La debolezza, forse, è sulla fascia destra. Magari si potrebbe avere qualcosa in più in fatto di seconde linee".
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