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Alessandro Onorato
È intervenuto ai microfoni di Quelli della Libertà, in onda su Cittaceleste TV e Radiosei, l'Assessore allo Sport Alessandro Onorato. Tanti i temi toccati dalla situazione legata ai tifosi della Lazio fino al Flaminio.
"Noi in campidoglio abbiamo un derby chiaro, il Sindaco è della Roma io mentre io della Lazio. Poi noto che fa sempre più rumore se uno è della Lazio, ma nell'ultimo periodo il lunedì è più piacevole che per altri ecco. Situazione Amsterdam? E' arrivata la comunicazione in maniera inaspettata. Nessuno immaginavo che ci sarebbe potuta essere una restrizioni o un blocco per la trasferta. Lo abbiamo appreso così, da questa mattina siamo in contatto con tutte le autorità competenti per capire cosa fare. Il sindaco è stato super reattivo, abbiamo parlato e ha chiamato personalmente la Sindaca di Amsterdam per capire per quale motivo si era presa questa decisione. Una decisione inaccettabile, etichettare i tifosi come antisemiti non sta ne in cielo ne in terra. Poi se una sparuta minoranza ha comportamenti negativi non può ricadere. Non c'è un fatto per il quale si possano vietare i tifosi. Stiamo attenti che se passa la linea dall'oggi al domani una città impedisce in questo modo, per motivi d'ordine pubblici non specificati, senza sentire Uefa o la società ospite o la città ospite, ma hai permesso di vendere biglietti di areo stadio viene meno il senso del calcio perché poi ne pagano il prezzo i tifosi. Noi come Comune di Roma vogliamo tutelare queste persone a netto della simpatia calcistica. Non è accettabile, se passa questa line viene meno la credibilità dell'organizzazione calcistica. Noi prima di bloccare la trasferta ai tifosi del Feyenoord contro la Roma, c'era stato un precedente gravissimo vandalizzando la città. Minacciavano di venire a Roma nuovamente per seminare il panico. E questa cosa ora non p successo. Per quale motivo immaginare il blocco? Perdono senso le competizioni. Attenzione, calma e gesso. Non è una cosa accettabile: e vale per tutti i tifosi. Poi se qualcuno compie un gesto negativo si punisce, ma io voglio immaginare un calcio dove le famiglie possono andare allo stadio sereni. Una via d'uscita? Dobbiamo vedere un passo alla volta, il primo messaggio è: stiamo sul pezzo, vogliamo tutelare chi ha messo mano a portafoglio per andare a vedere la partita. Lotito era già super reattivo sul tema, vediamo come evolve. Vi terremo aggiornati. Ora cosa si può dire al tifoso che vuole comunque andare ad Amsterdam? Questa è una responsabilità del ministro degli Esteri. Io capisco la preoccupazione, la rabbia, vediamo cosa succede. Le istituzioni coinvolte ci stanno sopra, la società anche: speriamo che si arrivi a miti consigli. Dobbiamo aspettare perché è sempre molto complicato, noi siamo più comunicativi. Flaminio? Ora c'è un altro proponente noi aspettiamo Lotito. C'è una Conferenza dei servizi in corso, se si chiude positivamente si fa quel progetto ma finché è ancora in corso si possono presentare altri progetti. La Conferenza dei Servizi però non ha una scadenza perché ci sono decine e decine di autorità coinvolti. Io ho una priorità assoluta: riaprire il Flaminio e ridargli una vita. Se il progetto di Roma Nuoto va bene va bene e game over per tutti. La cosa più complicata del mondo e fare un'opera pubblica, e poi farla a Roma in un determinato quadrante. Quanto ci vuole da quando si presenta il progetto? Non ci sono tempi, non c'è una data scientifica. Dipende dalla complessità del progetto".
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