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È intervenuto ai microfoni di Quelli della Libertà, in onda su Cittaceleste TV e Radiosei il giornalista Antonio Maglie, con una lunga carriera tra le pagine del Corriere dello Sport. Di seguito le sue parole.
“Il ruolo che si potrà ritagliare la Lazio lo capiremo bene già sabato 16 ottobre. La sfida contro i nerazzurri avrà ragioni sentimentali e ambientali importanti, che avranno il loro peso. Ma al di là di questi aspetti umani, la prossima sarà sicuramente una di quelle partite in grado di spiegare fino in fondo quali possano essere le ambizioni della stagione. La Lazio fin qui ha alternato cose belle ad altre meno belle. Probabilmente la squadra paga anche il passaggio da un certo tipo di calcio, pensando anche alla fase difensiva, a un altro. Quello di Sarri è un calcio diverso, basato sulla difesa a quattro: c’è stata una rivoluzione non negli uomini ma nella sistemazione tattica, forse l’andamento altalenante deriva anche da questo”.
“Quando mi riferisco a lezioni da imparare non parlo solo di schemi. Il calcio sembra semplice, ma non lo è. Sarri arriva in una squadra che ha lavorato in un modo ben preciso per molti anni. Anche perché una certa continuità c’è stata anche da Pioli a Inzaghi. L’idea di Sarri invece è molto diversa dal passato e ben precisa. In questi casi è inevitabile che ci siano partite in cui viene tutto bene e altre in cui invece si sbaglia qualsiasi cosa. Bisogna tenere presente anche le differenze nel rapporto tra allenatore e squadra. Penso sia necessario aspettare ancora un po’ prima di dare i giudizi. Poi chiaramente se si pensa al Sarri di Napoli le differenze sono evidenti, ma ripeto: bisogna aspettare. Penso che la prossima partita possa essere decisiva per capire molte cose”.
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