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Maurizio Sarri
Sono intervenuti ai microfoni di Quelli della Libertà, in onda su Cittaceleste TV e RadioseiMattia Giannini e Matteo Pierangeli. Entrambi giocatori della neonata Virtus Roma 1960, il primo è anche il capitano della squadra. Insieme al capo allenatore e direttore tecnico Alessandro Tonolli hanno parlato del futuro del club.
“Intanto buonasera e forza Lazio. Il campionato che ci aspetta secondo me sarà complesso, perché ci sono molte squadre che hanno alzato il livello medio. Si tratta di un campionato con alcune squadre di giocatori provenienti da categorie superiori e altre che vanno a duemila perché hanno tanti under. Per come conosco il nostro allenatore, lui cerca di mischiare le due cose. Tutto starà poi nel trovare l’amalgama tra noi giocatori, siamo tutti buoni cestisti ma dobbiamo imparare a diventare squadra. Il mio ruolo? Io sono un’ala. La preparazione la inizia intorno al 20-25 agosto, il campionato parte la prima di ottobre. C’è un mese e poco più di preparazione. I più anziani tra noi iniziano a fare qualche corsetta anche prima per evitare problemi fisici. Mi diverto ancora, c’è ancora il brivido del primo allenamento e di trovare una realtà nuova nonostante l’età e la fatica”.
“Buonasera e forza Lazio anche da parte mia. Con Mattia ci conosciamo da tempo: abbiamo giocato contro ma soprattutto siamo accomunati dall’essere laziali. Ci siamo frequentati andando allo stadio. Io ho un tatuaggio di me e mio padre, di schiena, con la bandiera della Lazio sventolata dal vento. E sotto la scritta ‘e poi ancora, ancora amore, amor per te’. Sulla Lazio vorrei dire che sono rimasto un po’ rammaricato dalla vicenda Inzaghi, ero pronto a disdire ogni tipo di abbonamento televisivo dopo i nomi che sentivo. Una piazza come la Lazio merita nomi come Sarri, che ha sicuramente riportato l’entusiasmo che ci contraddistingue. Siamo gente di cuore che viaggia sulle ali di questo entusiasmo. Per quanto riguarda la questione Luis Alberto, secondo me il rispetto viene prima di tutto.
Il mio ruolo? Io sono una guardia o un’ala, posso fare due ruoli. In quanto alla preparazione, come Mattia, cerco di tenermi in forma da prima. Lo faccio praticando ogni tipo di altro sport. Adesso veniamo da un anno e mezzo, quasi due, in cui non abbiamo avuto praticamente modo di giocare. Speriamo di tornare alla normalità con le giuste motivazioni. Per la categoria che disputiamo abbiamo sicuramente mostrato una certa ambizione. La squadra sulla carta è competitiva, starà a noi dimostrare di essere vincenti”.
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