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Lazio-Marsiglia
Le parole del giornalista Massimo Caputi ai microfoni di Quelli della Libertà. In onda su Cittaceleste TV e su Radiosei, l'addetto ai lavori ha parlato della scelta del governo francese di vietare la trasferta ai tifosi della Lazio in vista della sfida di Europa League con il Marsiglia. Dopodiché, il giornalista ha anche espresso il suo pensiero sul cammino dei biancocelesti tra campionato e coppe. Ecco le sue parole:
"Sono d'accordo sul fatto che sia una cosa che non sta né in cielo né in terra. Non c'è stato rispetto nei confronti della tifoseria e di un intero Paese. Se in Europa c'è un problema di ordine pubblico dovuto al tifo è proprio in Francia. Credo che sia stato un enorme scivolone. La Francia e il ministro degli interno non hanno fatto una bella figura".
"Serve del tempo per cambiare la testa di giocatori che per cinque anni hanno giocato un calcio diversi. Alcuni dei calciatori della Lazio hanno fatto fatica ad inserirsi. Per fare due nomi penso a Luis Alberto e Lazzari. Per trovare la strada giusta servono una serie di partite giocate in una certa maniera. Stanno a quello che ho visto, i biancocelesti mi sono sembrati più simili al passato che al nuovo pensiero con Sarri in panchina. Felipe Anderson e Pedro hanno infiammato con azioni personali, più che con il gioco di strada. Le prossime partite saranno molto importanti per capire se il cammino è quello giusto. Acerbi ha ragione a dire che si fa più fatica di testa che di fisico. Sono chiamati a pensare in maniera diversi. Tra i capitolini ci sono alcuni calciatori che hanno bisogno di far passare un secondo prima di capire cosa fare. Ora quel secondo può cambiare tutto".
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