È intervenuto ai microfoni di Quelli della Libertà, in onda su Cittaceleste TV - canale 85 del digitale terrestre - e Radiosei, l’ex calciatore biancoceleste Marco Ballotta. Di seguito il suo intervento, a un giorno dalla ripresa del campionato, con la Lazio che ripartirà dalla sfida contro il Lecce. Queste le sue parole.
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QDL – Ballotta: “La Lazio non deve aver paura del Lecce. Su Maximiano…”
Riparte il campionato, cosa ti aspetti?
"La ripresa è un grosso punto interrogativo, perché è come se iniziasse un nuovo campionato. Sarà quasi impossibile che tutte le squadre riprendano da dove hanno finito. Stesso discorso vale per la Lazio, ci sono tantissimi punti interrogativi. Due mesi di stop sono tanti, dopo i Mondiali, tra acciacchi e recuperi. Non cambierà il mondo ma per qualcuno non andrà nello stesso modo in cui ha iniziato. Vediamo cosa farà il Napoli: la sosta ha interrotto una serie di vittorie, magari dettate dal momento e dall'entusiasmo. Tutto può cambiare anche per loro".
Ci può essere la variante dei Mondiali? Il rischio di un prosciugamento di energie dei rientrati dal Qatar?
"Le squadre allestite per vincere hanno due squadre e possono gestire le energie. Hanno alternative in tutti i ruoli, due calciatori per ruolo, più o meno dello stesso livello. Ci sta il calo di qualche elemento. Acerbi? Un calo può capitare ma se hai una rosa di un certo tipo puoi sopperire, aspettarlo. Ci sta che dopo un Mondiale qualcuno non sia al top ma hai modo e maniera per gestire questa situazione. Per squadre che hanno 4-5 nazionali diventa più complesso, ma non vedo tutto questo disastro. Per esempio Di Maria (che è arrivato in fondo al Mondiale n.d.r.) è continuamente infortunato, ha un problema di base, è molto delicato. Mentre la sosta è servita alla Lazio per recuperare Immobile, è stato un toccasana".
La Lazio domani sarà impegnata al Via Del Mare, un campo scomodo con forte vento, come vedi la sfida di domani?
"Meglio giocare a Lecce o a Torino con la Juve? Le partite vanno giocate, la classifica parla chiaro. L'andamento di una squadra si valuta nell'arco del girone ma se si ha paura del Lecce, con tutto il rispetto... poi vincere non è mai facile. Bisognerà stare attenti, rimanendo concentrati. Non penso manchi la voglia di ripartire con carica ed entusiasmo, voglia e determinazione".
L'errore di Maximiano contro il Bologna ha depauperato gli 11 milioni investiti?
"Uno fa un investimento, aspetterei per dare dei giudizi. Non lo abbiamo visto, non lo abbiamo conosciuto. E' emblematico che non abbia mai giocato ma bisogna dargli fiducia. Ti faccio un esempio: quando è arrivato Muslera non era ancora pronto, ho giocato io. E' stato bravo caratterialmente, si è riproposto l'anno successivo ed ha recuperato. Poi ci sono delle valutazione da fare sul valore del calciatore, ora magari si ha una conoscenza diversa.
Inserire un portiere è più complesso. Lo mandi in prestito?
"Aspettiamo, c'è ancora tutto il girone di ritorno. Questa è una valutazione da fare a fine campionato e le valutazioni possono cambiare. E' stato sfortunato diciamo in quell'errore che gli ha condizionato la carriera con la Lazio. Provedel da subentrato ha fatto benissimo fin da subito, anche se ora lo vedo leggermente in calo. Ha grandi qualità, si è dimostrato subito valido. La società deve prendere le decisioni ma dopo un anno. Se è partito titolare è perché magari è stata fatta una valutazione di natura economica. Ho investito molto e parte titolare lui".
Serve un terzino sinistro di ruolo di piede mancino?
"Uno di ruolo secondo me ci vuole, uno con quelle caratteristiche a disposizione della squadra è fondamentale. Ed è quindi giusto ragionare in questo senso".
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