- Lazio News
- Calciomercato
- Rassegna Stampa
- Serie A News
- Pagelle
- Primo Piano
- Video
- Social
- Redazione
news
Di Michele Cerrotta
Il mondo Lazio è un mondo vastissimo: quella biancoceleste è la polisportiva più antica d’Europa e, ancora oggi, è anche la più grande del continente. Normale quindi che per alcuni settori che cavalcano l’onda dell’entusiasmo ce ne siano altri che invece arrancano un po’. E per rendersene conto non serve nemmeno guardare all’intera Polisportiva: basta, infatti, dare uno sguardo alla sezione calcistica.
Sì, perché ovviamente non ci sono solo gli uomini di, finalmente possiamo dirlo, Maurizio Sarri. C’è anche la Lazio Women e c’è un settore giovanile, dalla Primavera ai più piccolini. E anche in questo importante continente del mondo Lazio ci sono nazioni che soffrono e altre che gioiscono. C’è la Lazio Women, che esulta per esser riuscita finalmente a tornare in Serie A Femminile. C’è laLazio di Immobile, per la quale oggi è un giorno di festa dopo l’annuncio ufficiale - ora è uscito anche il comunicato - dell’arrivo in panchina di Maurizio Sarri. E poi c’è il settore giovanile, per il quale il discorso è più ampio.
Il settore giovanile è, dal 2017, in mano a Mauro Bianchessi, uno che di giovani se ne intende. Fu lui a scoprire Donnarumma e Locatelli, giusto per citare due dei tanti nomi. E i risultati della cura Bianchessi si vedono: dall’Under-18 in giù negli, ultimi anni c’è effettivamente stata una crescita importante. Crescita che, non a caso, si è registrata - come abbiamo detto - anche nella Lazio Women. Perché non a caso? Perché è anch’essa gestita da Bianchessi.
Dopo le gioie, però, arrivano i dolori. C’è una parte del settore giovanile a cui Bianchessi non ha accesso. L’unica, guarda caso, che invece naviga in acque agitatissime e pericolosissime. Stiamo parlando della Lazio Primavera, a oggi ancora nelle mani di Igli Tare. Da circa un’ora, per i ragazzi di Menichini è arrivata l’ottava sconfitta consecutiva, quella della matematica condanna ai play-out per non retrocedere. Al di là di come finirà - per quanto sia difficile immaginare situazioni rosee, visti gli ultimi risultati - va sottolineata una cosa. Ossia che, ormai da troppo tempo, dalla cantera biancoceleste non arrivano più talenti pronti all’esordio in A. E allora urge trovare una soluzione: la Lazio deve poter tornare a fare affidamento sul suo settore giovanile.
© RIPRODUZIONE RISERVATA