"Non credo ci sarà mai la possibilità di un mio ritorno alla Lazio, né per me né per la società. Il presidente Lotito ha diecimila pregi ma due difetti: è supponente e si crede unto dal Signore. E questo stravolge tutti i suoi pregi. Quindi dubito si abbasserà mai a chiamarmi.
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Peruzzi: “La Lazio non ha un progetto. A Formello comanda Tare”
Ho lavorato per cinque anni alla Lazio, ma quando sono andato via non hanno fatto nemmeno un comunicato: evidentemente era giusto che io andassi via. Non ci sono rimasto male, ma sono deluso. Avevo la sensazione di non contare più nulla e a quanto pare avevo ragione.
Perché è successo? Non lo so: il presidente ha quei due difetti e la stessa cosa anche Tare. Le cose le sanno solo loro, gli altri passano tutti per stupidi. Contano loro e gli altri non contano: non è possibile lavorare come vorresti lì dentro. Se devo chiedere tre permessi anche per un secchio di vernice per riverniciare i pali delle porte, vuol dire che non conto nulla".
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