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Pedro
Il 28 luglio spegnerà 36 candeline ma Pedro è lontano dall'appendere gli scarpini al chiodo. Il rinnovo annuale con un'opzione per un altro anno sono la testimonianza nitida di un prolungamento arrivato al termine di una stagione vissuta ancora da protagonista. 7 gol in 46 presenze tra campionato e coppe, solita leadership tecnica per uno che nella sua carriera le ha viste tutte. La Lazio ha atteso per il rinnovo, il 1° luglio era a tutti gli effetti un calciatore svincolato ma c'era già un accordo verbale con la società. Ora lo spagnolo si appresta a vivere la sua terza stagione con l'aquila sul petto, pronto ancora a fare la differenza. Già dai primi giorni di ritiro appare in grandissima forma, lo testimonia la doppietta nel primo test amichevole contro l'Auronzo.
Con la Lazio si è ritrovato dopo l'esperienza negativa sull'altra sponda del Tevere, non lo ha mai nascosto. "Alla Lazio ho trovato quello che si adatta a tutto ciò che cerco in questo momento, sono contento e spero di poter continuare qui" - ha ribadito il campione canario. Il rinnovo era d'obbligo, così come la sua volontà di allontanare le richieste dal calcio arabo. "Le offerte da Qatar e Arabia Saudita? Me ne sarei potuto andare prima e non l’ho fatto per la mia situazione familiare. Ho i miei figli a Barcellona. Penso che sicuramente giocherò ancora uno o due anni, poi vedrò cosa posso fare, se ritirarmi o altro" - le parole di Pedro, riportate dal CorSport. Il grande obiettivo lo hanno raggiunto insieme: tornare in Champions League. Stessi tempi di astinenza dalla Coppa dalle Grandi Orecchie: tre anni, lunghi per uno col palamrés dello spagnolo che vanta 76 apparizioni nella competizione, più della somma di tutti gli altri membri della rosa.
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