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Pedro
Eterna giovinezza, o forse giovinezza ritrovata. L’ammissione è quella del diretto interessato, Pedro, che ai microfoni di Sportitalia ha confermato come sia rinato appena arrivato alla Lazio. Lo testimoniano del resto le 101 presenze con l’aquila sul petto, insieme ai 19 gol e ai 9 assist. Lo sanno bene anche coloro che, sull’altra sponda del Tevere, ancora lo rimpiangono dopo averlo lasciato andare via come un giocatore qualsiasi.
Ma chi ha vinto 25 titoli non può essere un giocatore come gli altri. Lo sa benissimo Sarri, il vero e proprio artefice del trasferimento di Pedro alla Lazio. E il canario, nonostante gli anni che passano, continua a rivelarsi decisivo. Sarà un caso che nella competizione più importante sia proprio Pedro il miglior marcatore della Lazio? Ovviamente no: numeri incredibili per lo spagnolo, autore di due reti quest’anno in Champions in appena 69 minuti disputati.
Manca ancora la firma in campionato, chissà che non arrivi proprio alla ripresa contro la Salernitana: con Zaccagni non al top, dovrebbe giocare ancora Pedro sulla fascia sinistra. Sarebbe la prima volta in stagione da titolare in due gare consecutive, in uno stadio in cui ha sempre vinto senza mai riuscire a segnare. A maggior ragione: chissà che non possa essere questa la volta buona.
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