Nel corso del pomeriggio di ieri, è intervenuto ai microfoni della radio ufficiale della società Pedro, uno dei nuovi acquisti dell’estate biancoceleste. E ha concesso una lunghissima intervista, toccando diversi argomenti e… riferendosi spesso a Sarri solo con “Maurizio”. Di seguito le sue parole.
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Pedro: “La Lazio ha grande potenziale, che risposta dai tifosi! Sarri…”
Le parole dello spagnolo nel pomeriggio di ieri tra obiettivi, nazionale, avventura in biancoceleste e passato giallorosso
L’arrivo a Formello
“La canzone di Raffaella Carrà? Lei era famosa in Spagna, fa piacere che i tifosi la cantino. Dallo spogliatoio e dai tifosi ho avuto un’ottima risposta e onestamente non me lo aspettavo: è stata una bella sorpresa. Venivo dalla Roma e non era semplice, ma è stato fantastico. Lavorare con Maurizio è bellissimo, conosco la sua idea di gioco, che mi piace molto, e lo stimo come persona. La situazione alla Roma non è stata semplice: vivevo da fuori rosa senza parlare con nessuno. Mi avevano solo detto che dovevo partire e appena ho sentito Sarri sono stato felice di venire qui. Sono contento di essere alla Lazio e di lavorare con questa maglia. Ma soprattutto di aver avuto una bella risposta da parte dei tifosi. Il passato non mi interessa, adesso sono molto felice di essere qui”.
Sulla Lazio
“Sono qui per lavorare molto con Sarri, mi ha dato molta fiducia. L’obiettivo è aiutare i compagni, essere disponibile e dare tutto per la squadra. Il mister ha un'idea chiara di gioco e questo è un fattore fondamentale. Sarri sa come trasmettere le sue idee e abbiamo iniziato bene: bisogna continuare così. Alla Lazio ci sono tanti giocatori bravi e in grado di giocare bene e velocemente come Felipe Anderson, Immobile, Luis Alberto e Milinkovic. È bello giocare con calciatori così. Non è mai facile arrivare in un nuovo club, ma io avevo voglia di giocare da subito e quindi dopo due giorni sono sceso in campo contro l'Empoli. Maurizio lo conosco bene, anche al Chelsea ha portato fin dall’inizio la sua idea dicalcio. Non è facilissimo capire il suo gioco all'inizio, ma se la squadra lo segue si possono fare ottime cose”.
Partita e colonia spagnola
“Domenica sarà difficile, il Milan è una squadra aggressiva con grandi giocatori. Ma sarà una buona opportunità per mettere in mostra buone cose. Ho sempre voglia di vincere: lavoro per farlo e per conquistare trofei, è questo l'obiettivo finale. Sono felice della riapertura degli stadi, il pubblico è una parte fondamentale di questo sport. Giocare senza tifosi non ha senso, contro lo Spezia all'Olimpico ho sentito la loro spinta. Ho scelto il numero nove perché era libero e perché l’ho indossato una volta in nazionale. Mi piaceva. Conoscevo già Reina, Luis Alberto e Patric. E so che alla Lazio negli anni hanno giocato spagnoli importanti come De La Pena e Mendieta. Per me è un privilegio giocare qui e mi aspetto di farlo bene. Luis Alberto in nazionale? Non so perché non venga convocato: è un giocatore molto forte, dipendesse da me dovrebbe andare in nazionale”.
In chiusura
“Gli allenatori sono tutti diversi, ma con alcuni mi sono sentito meglio. Tra questi c’è Maurizio: al Chelsea ha subito fatto vedere la sua idea di gioco, che a me piace molto. Abbiamo vinto l'Europa League e giocato bene. Un altro è Guardiola, con cui ho vinto tutto al Barcellona. Raul Moro e Romero hanno davanti un gran futuro e lavorano molto bene, potranno aiutare molto la squadra, rappresentano il futuro. Messi? Nessuno se lo aspettava, è difficile sapere cosa sia successo tra lui e Laporta. La Lazio ha un potenziale molto alto, vediamo di partita in partita. Ora dobbiamo pensare solo al Milan”.
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