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Parolo: “Senza Lazio ho preferito smettere. Scudetto? Non lo avremmo vinto”

Marco Parolo

Marco Parolo, ex centrocampista della Lazio ed oggi opinionista DAZN, ha parlato su Twitch nella room di Che Fatica la Vita da Bomber. Ovviamente, la maggior parte dei discorsi, sono finiti sul mondo Lazio: “Quando ho smesso mi sono reso...

redazionecittaceleste

Marco Parolo, ex centrocampista della Lazio ed oggi opinionista DAZN, ha parlato su Twitch nella room di Che Fatica la Vita da Bomber. Ovviamente, la maggior parte dei discorsi, sono finiti sul mondo Lazio: "Quando ho smesso mi sono reso conto che avevo dato tutto. La scelta di smettere è arrivata perché con la Lazio si era chiuso un cerchio e mi scocciava andare da un’altra parte, anche se comunque avevo cercato un progetto interessante".

"Mi è dispiaciuto lasciare la Lazio senza salutare i tifosi - ha poi detto - però ho ricevuto un grande affetto quando sono tornato per DAZN. Nel derby ed è stato bello, perché spontaneo. L’abbraccio con Leiva è stato frainteso, con lui ho sempre avuto un rapporto professionale. In quell’occasione era la prima volta che rivedevo i miei compagni e forse è stato un segno di riconoscenza. Io ho percepito questo a livello umano, tutto spontaneo e quindi ancor più bello".

Di lui si è parlato, spesso, per un ruolo nella dirigenza. Il suo commento: "Non ho avuto l’opportunità di entrare nella dirigenza della Lazio, ma non avrei voluto perché c’era troppa vicinanza con i giocatori. Non sarebbe stato facile: avevamo fatto le battaglie insieme e poi sarei stato dall’altra parte della barricata. Per me è un ruolo che va ricoperto dopo 5/6 anni dallo stop. La Lazio mi ha formato, anche se avevo già una maturità calcistica. Roma è una piazza che si fa sentire. Immobile? Chi lo critica in Nazionale non ha nulla da fare, è impossibile da criticare. C’è chi dice che non sa giocare a calcio, ma basterebbe leggere i suoi numeri per capire che non è così. Segna anche in partitella, è incredibile. Con lui ho un bellissimo rapporto, siamo stati compagni di stanza per anni (prima stavo con Mauri) e ci siamo trovati. Scudetto? Prima del Covid avevamo le possibilità per vincere lo Scudetto, ma non lo avremmo fatto. Serviva la mentalità giusta per vincere, reggere la pressione".