Onorato contro Nervi: “Una vergogna. Se la Lazio vuole il Flaminio…”

Hanno fatto rumore, e non poco, le dichiarazioni di Elisabetta Nervi sul Flaminio. "Se il Comune lo darà a Lotito per farlo diventare stadio della Lazio, daremo battaglia". Queste le parole rilasciate e Repubblica, che non sono ovviamente passate inosservate. Pronta è arrivata la risposta dell'assessore Alessandro Onorato ai microfoni di Radiosei.

Queste le sue parole: "Sono contro le polemiche, specialmente sugli stadi. Ma la questione Flaminio è diversa. Al contrario di quanto dice Elisabetta Nervi, è una vergogna nazionale. Ogni volta che si prova a fare qualcosa, viene fuori qualcuno che parla d'interesse pubblico. Se la Lazio vorrà fare il proprio stadio al Flaminio, non sarà la famiglia Nervi a decidere, bensì il Comune di Roma. Lo ripetiamo da un anno e mezzo: se il presidente Lotito fa sul serio, le porte sono aperte. 

I ricorsi può farli poi chiunque, siamo in un paese democratico. Se qualcuno ritiene che un progetto al Flaminio possa ledere dei diritti, che proceda pure. Io credo che i cittadini romani, a prescindere dalla fede calcistica, non ne possono più. Non è normale avere impianti sportivi ancora degli anni '60. Siamo a pieno sostegno sia di Lazio che Roma: gli investimenti portano posti di lavoro".

E inoltre, sul presidente Lotito: "Con lui ci parlo. Lo abbiamo detto in tanti modi, vogliamo fare i fatti. Non possiamo aspettare in eterno: nei prossimi mesi bisogna arrivare a una svolta. La priorità è della Lazio, ci sono delle aspettative importanti, ma questo non significa che non ci siano alternative. Nessuno sostiene che al Flaminio non si possa fare la copertura. Si ragiona con ingegneri, assessori e tutte le parti coinvolte".

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