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Oddi: “Lazio, ora servono motivazioni. Contro l’Udinese mi aspetto…”

Stefania Palminteri Redattore 
Il commento e l'analisi del campione d'Italia con la Lazio nel 1974 sul momento stagionale della formazione di Sarri in vista dell'Udinese

Intervenuto ai microfoni di Radiosei Giancarlo Oddi ha analizzato il momento stagionale della Lazio, reduce dalla sconfitta di Monaco e proiettata alla sfida di lunedì contro l'Udinese. Queste le parole del campione d'Italia con i biancocelesti nel '74.

“Sono dispiaciuto della partita con il Bayern, non meritavamo il 3-0, è un po’ pesante. Dopo le cinque vittorie consecutive abbiamo fatto 4 sconfitte, le possibilità di vincere con l’Udinese ci sono. Speriamo di esserci in campo, nelle ultime partite c’eri un tempo si e l’altro no. Ora devi stare in campo 100 minuti sempre con la stessa forza e lo stesso cuore. Sarri ha capito che questa squadra se fa un tempo buono poi l’altro non entra in campo. Ora non dobbiamo pensare ai punti in sè, ma a fare il meglio possibile. Le possibilità di andare fra le prime quattro sono sparite, ma bisogna entrare in campo e dare il massimo.

Se le motivazioni non ci sono, il primo a farle avere deve essere l’allenatore. Deve farle avere lui in primis, poi chiaro anche la società e i tifosi. Anche se questi ultimi solitamente sono i primi, danno sempre una mano ma la squadra deve dimostrare che quella mano se la merita. La Lazio dovrà dare tutto e più di tutto, l’Udinese è la squadra che ha pareggiato più di tutte, è una squadra fisica e quindi devi venire fuori con classe ma devi anche lottare. L’Udinese ha perso meno della Lazio, pur stando sotto in classifica. Io mi accontenterei anche della stessa squadra vista col Bayern, ma che sia la stessa per 90 minuti. Poi dovesse perdere pazienza, ma almeno esci con la maglietta sudata. Lucca è un bel giocatore, da tenere d’occhio, farà anche più dell’Udinese e andrà in qualche squadra importante. Mi aspetto una prestazione dove si possa lottare fino alla fine.

Felipe Anderson e Zaccagni sono i titolari, non ci piove. A centrocampo metterei un trio con Luis, Vecino e Cataldi. Una squadra d’attacco, con Luis dietro le punte. Gli altri centrocampisti devono correre, se si vuole giocare all’attacco bisogna giocare così. Kamada quando ha giocato non ha fatto vedere di essere un buon giocatore. Immobile non è condizionato dal gioco di Sarri, ha sempre segnato. E’ un discorso fisico, sta ancora patendo dei problemi che ha avuto. Io con questa squadra giocherei con il 4-3-3, che a partita in corso può essere cambiato. Poi servono i giocatori che possano adattarsi. Io non mi fossilizzerei sul modulo, proverei ad avere giocatori adattabili a determinati ruoli, senza stare a guardare linee. Se uno sa giocare a calcio, deve giocare a calcio.”


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