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Milinkovic
Ha ripreso esattamente nel modo in cui aveva lasciato, Sergej Milinkovic-Savic. Segnando e facendo assist o, in poche parole, dominando a tutto campo. Inzaghi o Sarri in panchina, le prestazioni del serbo non cambiano. Il Sergente è sempre più uno dei leader della squadra biancoceleste. Lo ha dimostrato anche a Empoli, quando con la squadra appena andata in svantaggio è stato lui a riportare immediatamente la partita sui binari giusti. E poi, pochi minuti più tardi, sempre lui è stato l’autore del passaggio illuminante per il goal del 2-1 di Manuel Lazzari. Prestazione sontuosa, come dimostrato anche dai numeri.
Leader, tra l’altro, lo è anche diventato per diritto. In termini di anzianità, infatti, è tra i giocatori da più tempo in rosa. Prima di lui ovviamente Stefan Radu, oltre a Strakosha e Cataldi cresciuti nel settore giovanile e a Patric, arrivato con un mese di anticipo rispetto al Sergente. Arrivato a Formello appena ventenne, Milinkovic ha scalato le gerarchie fino a diventare a oggi il vice capitano della Lazio. Davanti a lui solo Immobile, arrivato con un anno di ritardo ma nelle linee gerarchiche già dallo scorso anno.
Intanto, ai nastri di partenza della settima stagione in biancoceleste, per Milinkovic si avvicina sempre più un traguardo non da poco. Con il goal contro l’Empoli, infatti, il serbo è arrivato a quota 48 goal con la maglia della Lazio. Non male, per un centrocampista. Soprattutto considerando che, nell’intera storia biancoceleste, solo un centrocampista ha fatto meglio del Sergente. Sono infatti 51le reti segnate da Pavel Nedved, che vede il suo record destinato a crollare già nel corso di questa stagione. Sul terzo gradino del podio, invece, si trova Stefano Mauri, fermo a 47 è staccato dal serbo proprio questo sabato. Sono 35 invece le reti per LuisAlberto, che punta a scalare la classifica nel corso di questa stagione.
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