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Inzaghi studia e medita nuovi cambi in vista della gara di venerdì contro il Crotone: c'è sicuramente da invertire la rotta dopo gli ultimi disastri e le tre sconfitte nelle ultime quattro. Da una parte c'è la necessità di far rifiatare i titolarissimi che sono alle prese con un momento complicato e soprattutto anche con problemi fisici, dall'altro l'inconsistenza delle seconde linee quando chiamate in causa. C'è una differenza abissale, purtroppo, tra titolari e riserve alla Lazio. Con i primi si è tranquillamente una squadra da primi tre/quattro posti, ma se solo mancano un paio di pedine, la Lazio torna ad essere una squadra normalissima. Inutile stare qui a sindacare su quanto e cosa poteva essere fatto in sede di mercato, ormai il dado è tratto. I giocatori a disposizione sono questi, e bisogna fare di necessità virtù. Ci sono, comunque, alcuni prospetti che meritano una chance che da troppo spesso non trovano: parliamo di Cataldi, Caicedo e Pereira su tutti, oltre ad una conferma per Faresche contro la Juve è sembrato in netta ripresa. Il giusto compromesso, dunque, potrebbe essere proprio questo per Inzaghi: fare un turnover ragionato, togliendo i più stanchi (Leiva e Immobile su tutti), e mettendo questi giocatori che fin qui non hanno dispiaciuto.
CROTONE, BAYERN E POI UDINE - E' vero che i pitagorici sono una squadra che si può battere anche senza qualche elemento di spicco, ma non vanno sottovalutati. Con Cosmi sembrano in ripresa. Inoltre c'è una striscia aperta, di cui tutti si sono dimenticati, da migliorare: quella delle vittorie consecutive in casa, giunta a sei. Anche perché dopo c'è una gara per quanto affascinante, pressoché inutile, con il Bayern, considerando il risultato dell'andata. Fare turnover in quella gara sembrerebbe la scelta più logica ma non sarà contemplato: per evitare una figuraccia in primis e per dare il giusto palcoscenico a chi quel traguardo se l'è conquistato, cercando di fare più bella figura possibile. Peccato che tre giorni dopo ci sarà l'Udinese, squadra solida e fisica che già all'andata ha impartito una lezione sonora ai capitolini. Cercare di condensare tutte le energie, i recuperi e il miglior undici possibile per quella sfida dovrebbe essere cosa buona e giusta, vediamo cosa sceglierà Inzaghi.
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