News Lazio – Dopo gli errori di Milano, ripartire con la Samp è l’imperativo

La Lazio esce sconfitta da "San Siro" due volte su due quest'anno, dopo la debacle rocambolesca con il Milan prima di Natale, anche l'Inter di Conte impartisce una lezione ai biancocelesti. Grazie a questo successo, tra l'altro, i nerazzurri passano in vetta della classifica per la prima volta quest'anno e per la prima volta dall'anno del Triplete (2010) nel girone di ritorno. E domenica c'è il derby. "Cose" di Milano, ai biancocelesti non interessa. Quello che interessa è il ritorno alla sconfitta dopo sei vittorie di fila e sette risultati utili nel 2021. E' vero i meneghini sono forti e l'hanno dimostrato ieri sera, quando Lukaku è in forma c'è poco da fare. Ma soprattutto il pragmatismo di Conte, abile a difendere con una difesa monstre e abile nelle ripartenze, sono da squadra top. Perché la Lazio il suo l'ha fatto, ha avuto il dominio del possesso palla, ha assediato l'area di rigore rivale, ma c'è stato poco da fare contro un Inter così.

LE COLPE DI INZAGHI - Ma poteva essere fatto qualcosa in più? Probabilmente sì, nella preparazione della partita in generale. A partire dalle scelte in difesa, dove Musacchio non ha visto il campo a favore di Patric e Hoedt. Acerbi si sganciava troppo spesso ora sull'esterno ora in attacco, anche nel primo tempo e sotto di una rete. E infatti così è arrivato il raddoppio, su una ripartenza nerazzurra. Errore di impostazione e di uomini. Il secondo sono stati i cambi: togliere Immobile, Correa e Luis Alberto già a 20' dalla fine sa di resa anticipata. Bastava lasciarne uno in campo e togliere uno dei difensori, passando alla difesa a quattro, con poco ormai da difendere e forse a quel punto peggio di com'era andata non poteva andare. Con queste correzioni si sarebbe perso lo stesso, ma chissà. Dunque la sconfitta poteva esserci, ma si poteva fare qualcosa in più. Quella cura dei dettagli che spesso hanno fatto la differenza a favore della Lazio, ieri è stata tutti per gli uomini di Conte.