Secondo appuntamento per l'Italia questa sera contro la Spagna. Una sfida per il primato: con una vittoria, gli Azzurri conquisterebbero già la qualificazione agli Ottavi di Finale. Ai microfoni del Messaggero, Paolo Di Canio ha parlato proprio del percorso della Nazionale azzurra. "L'Italia ci ha fatto subito soffrire con quella sciocchezza in avvio contro l'Albania ma grazie alla sua caparbietà e alla scarsa resistenza degli avversari abbiamo cominciato con una buona vittoria", commenta l'ex Lazio. E ancora: "Non ci sono campioni eccelsi nella nostra nazionale, non ci sono i fuoriclasse di una volta e allora la differenza può farla proprio il nostro ct. Sono fiducioso come si è già visto contro l'Albania".
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Nazionale, Di Canio: “Spalletti il nostro fuoriclasse. Spagna e Germania…”
Una vittoria sofferta.
"Appunto, per questo dico e confermo che è un'Italia senza fuoriclasse in grado di decidere le partite. Pensavo le stesse cose che poi ha detto Spalletti: tanto volume di gioco ma poca sostanza. Io aggiungo contro una squadra scarsa, incapace di difendere e di palleggiare. L'Italia non ha saputo approfittare delle occasioni e alla fine ci ha salvato una costola di Donnarumma, altrimenti sarebbe finita 2-2".
Un altro successo come nel 2021 è impossibile?
"Ho visto Spagna e Germania andare a una velocità superiore. Aspettiamo la crescita di squadra, grazie a Spalletti, perché nessuno di questi giocatori in un mese può diventare fenomeno. Spalletti non può dirlo, ma non abbiamo avuto la forza di osare perché non abbiamo campioni".
Ma c'è il blocco dell'Inter che vale tanto.
"Volete conoscere il mio pensiero? In Italia la squadra nerazzurra non ha rivali, almeno per adesso, ma secondo me non ha neanche un fuoriclasse".
Nemmeno Lautaro e Calhanoglu?
"Ottimi giocatori, non fuoriclasse. Guardate il centravanti: dilaga in serie A, fa fatica in Champions e ai mondiali perde il posto davanti ad Alvarez, del City. Il turco è bravo ma non spacciamolo per Xavi o Iniesta per favore".
Solo Spalletti è un top player, dunque.
"Sì, come uomo e come allenatore è fuori concorso: lo stimo davvero. Non ha stelle e deve far brillare la sua. Luciano ha riportato il valore della maglia azzurra all'interno del gruppo, come aveva fatto Vialli, il mio dolce e caro amico Gianluca. Spalletti trasmette sentimento e capacità tattiche fuori dal comune".
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