Il Napoli capolista è l’avversario di giornata di una Lazio che, parola del proprio allenatore, deve scendere in campo concentrata, non remissiva. Ed è proprio così che iniziano i biancocelesti al Maradona. Non è un caso allora se proprio di Vecino è la prima, colossale occasione da gol. Punizione al 5’ di Luis Alberto dalla trequarti, palla tagliata che arriva sulla testa dell’uruguaiano: perfetta la girata, bravissimo Di Lorenzo a salvare sulla linea. Il Napoli prova a farsi vedere intorno al quarto d’ora, con un tiro da fuori di Zielinski che non impensierisce Provedel. Al 20’ è bravo Hysaj a innescare una buona occasione per i biancocelesti, ma Kim mura sul tiro di Milinkovic. Un minuto dopo rischia la Lazio: Osimhen lanciato verso la porta, intervento di Patric e giallo per lo spagnolo. La partita scorre con le squadre alla ricerca del vantaggio e con tanto equilibrio in campo.
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Una Lazio perfetta ferma il moto perpetuo del Napoli: Sarri annienta Spalletti
Al 30’ è decisivo, sulla prima folata sull’out destro del Napoli, Provedel: smanaccia su un cross quel tanto che basta per mettere fuori tempo Osimhen. L’ultimo quarto d’ora del primo tempo non regala grandi brividi, ma conferma l’approccio ottimo della Lazio alla gara: il Napoli non riesce mai a rendersi davvero pericoloso, ottima la prima frazione dei biancocelesti in entrambe le fasi. All’intervallo, senza recupero, è zero a zero al Maradona. La seconda frazione inizia senza cambi da entrambi i lati, ma con un Napoli che prova ad alzare i ritmi per mettere in difficoltà la Lazio. Nonostante qualche piccola imprecisione, però, i biancocelesti continuano a tenere testa alla squadra in testa alla classifica. Al 58’ arriva ancora un tiro da fuori del Napoli su una bella azione dalla destra, ma il pallone si spegne oltre la linea di fondo.
Subito dopo arriva il primo cambio della gara: lo effettua Sarri, che mette Felipe Anderson per inserire Pedro. La Lazio prova a rialzare la testa facendosi vedere in un paio di occasioni dalle parti della porta del Napoli, ma prima Pairetto - in mezzo all’azione - e poi Kim fermano i biancocelesti. Al 63’ viene ammonito anche Osimhen che stende in sequenza Luis Alberto e Zaccagni. Quattro minuti più tardi, però, la Lazio cancella il momento positivo del Napoli e passa in vantaggio: è un eurogol quello di Vecino, da fuori area e di controbatto. Non può nulla Meret, biancocelesti in vantaggio al Maradona. Corre allora ai ripari Spalletti al 71’: fuori Lozano e Anguissa, dentro Politano ed Elmas. Il Napoli però aumenta la pressione e spinge rendendosi pericolosa in un paio di occasioni. La più grossa, però, arriva al 79’.
Calcio d’angolo battuto in fretta, traversa di Osimhen di testa ma il pallone rimane lì: miracoloso l’intervento da terra di Provedel che salva un gol. Poi tocca di mano Olivera termina l’azione. L’ultimo quarto d’ora, però, si preannuncia di fuoco al Maradona. All’82’ ancora cambi: fuori Zaccagni, dentro Cancellieri nella Lazio. Fuori Lobotka e Zielinski, dentro Ndombele e Simeone nel Napoli. Il Napoli continua a spingere, la Lazio tiene e sei minuti dopo cambia ancora Sarri: fuori Luis Alberto, dentro Cataldi. All’89’ giallo anche per Elmas: stende Cancellieri lanciato a rete al limite dell’area. Nell’occasione rosso anche per due componenti dello staff tecnico di Sarri. Sulla punizione va Milinkovic: incrocio dei pali pieno e palla che esce.
Pairetto concede cinque minuti di recupero, ma l’assalto del Napoli deve fare i conti con la tenuta della Lazio. Altro cambio per Spalletti al 93’: fuori Olivera, dentro Zedadka. Un minuto dopo giallo per Marusic - diffidato, salta il Bologna - bravissimo a interrompere una ripartenza dei partenopei. È l'ultima occasione della gara: una Lazio perfetta annienta il Napoli e porta a casa tre punti pesantissimi.
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