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MILAN, ITALY - DECEMBER 19: Bruno Giordano attends the "Il Campionato Fa 90" Tv Show on December 19, 2019 in Milan, Italy. (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)
La partita del cuore. Per Bruno Giordano, si potrebbe definire così, la sfida di questa sera tra Napoli e Lazio. Il bomber ha vissuto stagioni indelebili, sia con la maglia biancoceleste che con quella azzurra. E guarderà con particolare attenzione la sfida di questa sera. “Credo che il Napoli di Spalletti sia insieme al Milan la squadra favorita per lo scudetto. Sono le due formazioni che fin qui hanno fatto meglio in campionato. Spalletti rappresenta una garanzia per il Napoli, è un tecnico esperto, sa il fatto suo. Questa sera peseranno le assenze di Osimhen e Anguissa, la Lazio ha un grosso vantaggio perché in ogni modo la squadra di Spaletti è quadrata. Impossibile fare pronostici: vincerà chi giocherà meglio”.
La serata odierna sarà storica, anche perché prima della partita verrà svelata la statua di Maradona. “Diego è dentro al mio cuore e ci resterà per sempre - sottolinea Giordano - è stato bellissimo vedere l’affetto che ancora nutre la gente per Diego. Sono arrivate tantissime persone dall’Argentina. Maradona era immenso. Era un amico fraterno, continuerò a portarlo con me. C’eravamo conosciuti in una sfida con giocata con le Nazionali, poi ci siamo ritrovati a Napoli. Devo dire che lui ha avuto un peso importante sulla mia decisione di accettare l’offerta di Ferlaino e Allodi. Quando ho saputo della sua morte, mi è crollato il mondo addosso. Ora però è bello celebrarlo e ricordarlo con le persone che lo amavano e continuano ad amarlo”.
L’affetto verso Maradona resta immutato. Giordano continua a sentirlo vicino, nonostante la dipartita. ”Sento parlare tanta gente a casaccio. Guardo molte facce e a volte resto senza parole: tutti parlano, tutti dicono di essere stati amici di Diego. In realtà Diego era soltanto del popolo. Perché era uno del popolo, e di amici ne aveva pochissimi. Ho riportato la fascia di Diego per restituirgliela, era un ricordo, un regalo che mi aveva fatto lui quando ero arrivato al Napoli. L’ho riportata da casa, e l’ho messa sulla sua statua perché è giusto che sia ancora lui a indossare questa fascia. E’ lui il nostro capitano, e lo resterà per sempre”.
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